Regia di Irving Rapper vedi scheda film
Un violoncellista arriva in America dopo la guerra e si ricongiunge con la fidanzata, che nel frattempo è diventata l’amante di un celebre compositore ma è decisa a nasconderglielo. Rapper torna a dirigere il terzetto di interpreti di Perdutamente tua (1942), che però stavolta si dispone ai vertici di un triangolo amoroso dove ci si tormenta reciprocamente. All’inizio quello anormale sembra Henreid, con i nervi a pezzi e gli scatti di gelosia; poi però si limita a ricalcare il suo personaggio di Casablanca, il sopravvissuto al nazismo che ritrova la moglie legata a un altro, e nella sua incredibile cecità è il meno interessante del trio. Nella parte centrale giganteggia un Rains isterico e maligno (terribile la scena del ristorante), che cova il progetto di boicottare la carriera del rivale fingendo di lanciarla. Ma in fondo lui si comporta in modo onesto: lascia alla donna la possibilità di tirarsi fuori semplicemente rivelando la verità al marito, ed è lei che si rifiuta di farlo per assecondare la propria ambizione. Il finale è per la Davis, che si incarica di sciogliere i nodi dell’azione pagando il “prezzo dell’inganno” del titolo italiano (in originale, più essenzialmente, Deception).
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