Lola, cantante di night a Nantes, ragazza madre, stava con un uomo, Michel, perso chi sa dove e ora è con un altro, Roland, che vorrebbe sposarla. È la storia di gente che non s'incontra mai, si sfiora e si manca sempre di pochissimo, un musical senza numeri musicali (per problemi di budget) struggente e mai lezioso.
Lola – Donna di vita, è la pellicola con cui Demy ha debuttato (clamorosamente, almeno dal mio punto di vista) nel cinema a soggetto (dopo una serie di documentari coi quali aveva fatto un’ottima gavetta e l’interessante “corto” Le bel indifférent, trasposizione in immagini dell’omonimo atto unico di Cocteau[1]).
Correva l’anno… leggi tutto
Offuscato dai suoi celebri colleghi (Godard, Truffaut, Rohmer, Chabrol, Resnais), Jacques Demy va tuttavia annoverato tra gli iniziatori della Nouvelle Vague, fosse solo per il bellissimo cortometraggio Le bel indifférent (1957), scritto da Cocteau e spunto per il Godard di Charlotte et son Jules (1958). Il suo primo lungometraggio, Lola (1960) si situa temporalmente a fianco dei… leggi tutto
Lola è una ragazza madre, canta e balla in un night a Nantes, e si intrattiene con gli uomini che vi incontra, per lo più soldati americani. Aspetta da 7 anni il ritorno del padre di suo figlio, Michel che era partito per trovare una migliore vita. Casualmente ritorna nella sua vita Roland un amore dei tempi giovanili, che è ancora innamorato di lei che vorrebbe sposarla. Ma…
Post ironico, ovviamente caustico, moderatamente icastico, sperabilmente estatico
Ordunque, ordunque.
Una grave tragedia ha colpito il nostro fragile mondo (non so dire, però, in quanti se ne…
Il titolo (forse un po' troppo altisonante) di questa playlist ne racchiude il suo scopo: catalogare alcune opere meritevoli (sia classiche che moderne) le quali, per un motivo o per un altro, rischiano di rimanere…
Lola – Donna di vita, è la pellicola con cui Demy ha debuttato (clamorosamente, almeno dal mio punto di vista) nel cinema a soggetto (dopo una serie di documentari coi quali aveva fatto un’ottima gavetta e l’interessante “corto” Le bel indifférent, trasposizione in immagini dell’omonimo atto unico di Cocteau[1]).
Correva l’anno…
Dice il saggio: chi sa fa, chi non sa insegna. Di conseguenza nell'instancabile ricerca di una dritta affidabile su film da vedere, stanare, riesumare, regalarsi, ripescare o rivalutare è sempre meglio affidarsi…
È un peccato che il cinema di Jacques Demy resti ancora poco noto in Italia: il regista francese, marito di Agnes Varda, fu una voce originale e personalissima all'interno della cinematografia transalpina fin dal suo bellissimo esordio con questo "Lola" dedicato a Max Ophuls. La storia di Cecile detta Lola che lavora come entraineuse in un cabaret di Nantes aspettando il ritorno del suo…
Roland è stanco della propria vita, si fa licenziare e trascorre del tempo al bar di una donna che aspetta da sette anni il ritorno del figlio. La sua vecchia amica Lola mantiene se stessa e il suo bambino ballando in un cabaret. Le loro strade si rincontrano dopo quasi quindici anni, toccandosi anche con quelle della quindicenne Cécile e di sua madre e del marinaio americano…
Filmografia completa di un regista sottovalutato Quando si parla di Novelle Vague francese i primi nomi che vengono subito in mente sono quelli di… segue
Offuscato dai suoi celebri colleghi (Godard, Truffaut, Rohmer, Chabrol, Resnais), Jacques Demy va tuttavia annoverato tra gli iniziatori della Nouvelle Vague, fosse solo per il bellissimo cortometraggio Le bel indifférent (1957), scritto da Cocteau e spunto per il Godard di Charlotte et son Jules (1958). Il suo primo lungometraggio, Lola (1960) si situa temporalmente a fianco dei…
Uno dei cineasti più rimossi dall' immaginario colletivo. La dimosrazione che il pubblico non ha memoria.
una vitalità inarrestabile.
I suoi sono la prova che prima di essere cineasti bisogna essere uomini ed allo…
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