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Il braccio violento della legge

Regia di William Friedkin vedi scheda film

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La recensione su Il braccio violento della legge

di Debussy
10 stelle

Jimmy Doyle, della squadra narcotici di New York, malvisto dai superiori per i suoi metodi poco ortodossi, è sulla pista di un grosso traffico di droga. Dopo un parziale insuccesso il caso gli viene tolto, ma lui continua le indagini. Quando finalmente è in grado di ottenere un importante risultato, non tutto va per il verso giusto...... Ispirandosi ad un fatto reale, e dopo due titoli sorprendenti come "Quella notte inventarono lo spogliarello" e, forse, il suo primo capolavoro, e cioè "Festa per il compleanno del caro amico Harold", Friedkin si cimenta per la prima con un genere classico come quello poliziesco rifondandolo, unendo il linguaggio filmico del cinema francese degli anni 60 con quello americano più classico. Non capisci se sei nel passato remoto del cinema o nel futuro anteriore, meglio dire che sei contemporaneamente sia nel passato che nel futuro. Il risultato è un film teso e incalzante, magistralmente orchestrato su un'intricata rete di pedinamenti, inseguimenti, intercettazioni, che la vitale macchina da presa di Friedkin, con sguardo (e piedi) da detective, segue indifferentemente a distanza, fissa, mentre attende pazientemente di catturare il movimento, o accompagnandoli freneticamente lungo i marciapiedi e le strade, i negozi, le scalinate e le stazioni della città, tra suggestivi piani sequenza, soggettive indiavolate, riprese a spalla e il ritmo vorticoso infuso dai tagli del montaggio. Friedkin immerge i suoi antieroi in un'inquietante indeterminatezza esistenziale, dove etica e deontologia professionale si scontrano e si confondono in una realtà putrefatta dalla corruzione. Lo racconta evitando accuratamente ogni estetizzazione o romanticismo, a cominciare dallo sfondo: una città sporca, livida, priva di ogni glamour, quasi come in un documentario di denuncia sociale. Non si era mai vista una New York così realistica e neppure un poliziotto onesto così brutale, volgare ed antipatico. Un capolavoro che ha rivoluzionato e cambiato per sempre il volto al poliziesco, al gangestr movie e all'action movie occidentale (ma non solo). Due sequenze memorabili: l'inseguimento tra auto e metropolitana, e il finale.

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