La recensione su I sonnambuli

di giurista81

6 stelle

Horror abbastanza orginale nato dalla penna di Stephen King (è lo sceneggiatore) e diretto abbastanza professionalmente dall’amico Mick Garris. Il soggetto è curioso anche se non privo di buchi narrativi (chi sono i sonnambuli? Perché vengono aggrediti dai gatti? Perché si incendiano?) e sembra miscelare le fuigura del vampiro con quella del licantropo seppur chiamando in causa la figura del gatto al posto di lupi e pipistrelli.
Ci sono alcuni scivoloni decisamente bruttini, tipici del teen-movie di bassa lega (vedi l’aggressione del ragazzo ai danni della ragazza con dialoghi scritti con i piedi), che tuttavia vengono compensati da un discreto tasso gore e da un’idea carina. Si segnala una citazione a “Gli Uccelli” di Hitchcock (al posto degli uccelli troviamo un insieme di gatti che mettono sottoassedio un’abitazione) e cammei illustri (Barker, Hooper, Landis, Joe Dante, Ron Pearlman e anche Stephen King). Coraggiosissime (e inusuali per un prodotto americano) le scene incestuose tra il ragazzo e la madre che, per l’audacia, fanno guadagnare mezzo punto in più alla pellicola.
Interpretazioni ed effetti speciali ordinari. Sufficiente, sebbene la sceneggiatura potesse essere curata meglio (con taglio più serioso e meno adolescenziale). Voto: 6-

Sulla colonna sonora

Bene.

Cosa cambierei

Eliminerei il taglio teen-movie con inserimento di scene dall'atmosfera più ancestrale. Non ci starebbero male flashback utili a delinerare la figura del "sonnambulo".