Regia di Michael Powell, Emeric Pressburger vedi scheda film
Film divenuto molto difficile da reperire (e infatti il mio è il primo commento su questo sito, e ho potuto vederlo soltanto scaricandolo dalla rete) : si divide in tre episodi, in ognuno dei quali si racconta l'infatuazione del poeta Hoffmann per una donna e la sua sconfitta ad opera di un malvagio antagonista. Nel primo episodio la donna si rivela una bambola meccanica, nel secondo una cortigiana veneziana, e nel terzo una cantante greca che deve scegliere fra la propria vita e la propria arte. E' un ulteriore passo avanti nella sperimentazione visiva di Powell e Pressburger, ma stavolta il risultato resta un pò al di sotto di Scarpette rosse, per quanto sempre di buon livello. Il film operistico è uno dei generi più difficili, di cui vi sono pochi validi esempi : i due registi ci offrono un tour de force tecnico indubbiamente ammaliante per l'occhio e condito di geniali invenzioni visive come nelle opere precedenti, ma alla lunga la staticità del soggetto (soprattutto nel terzo episodio, meno appassionante) e un'impressione di artificialità fanno perdere qualcosa in termini spettacolari. Secondo Lourcelles si tratta di un "delirio barocco, musicale e plastico" : sicuramente affascinante nella sua follia visionaria, nelle composizioni figurative e cromatiche e nelle sequenze di balletto, ma forse resta una visione piuttosto impegnativa e adatta soprattutto agli amanti dell'opera di Offenbach. voto 8/10
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