Espandi menu
cerca
Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?

Regia di Billy Wilder vedi scheda film

Recensioni

L'autore

Antisistema

Antisistema

Iscritto dal 22 dicembre 2017 Vai al suo profilo
  • Seguaci 56
  • Post -
  • Recensioni 645
  • Playlist 3
Mandagli un messaggio
Messaggio inviato!
Messaggio inviato!
chiudi

La recensione su Che cosa è successo tra mio padre e tua madre?

di Antisistema
8 stelle

La lettura recente dell'ultima fatica di Jonathan Coe "Io e Mr Wilder", dove tra la marea di lavori citati nell'arco della narrazione, mi ha fatto venir voglia di recuperare un' opera del grande maestro risalente al 1972, nella fattispecie Che Cosa è Successo tra mio Padre e tua Madre?, il 22° miracolo del Dio del cinema meglio conosciuto con il suo nome da umano Billy Wilder ed il luogo per la manifestazione di ciò tocca la nostra Italia, l'isola di Ischia per la precisione. 
Etichettato come miracolo minore dalla critica ottusa, che evidentemente sente la necessità di fare, come i ragazzini del liceo, la gara della misurazione della lunghezza del pene, senza capire che la fonte da cui tali pellicole sono generate è sempre la medesima, quindi tali inutili catalogazioni sono un futile esercizio sterile di critica, che dovrebbe invece essere posta al servizio dell'analisi dell'opera e dei suoi contenuti, purtroppo sempre più carente, a favore di uno comodo quanto improduttivo rifugio in un nozionismo accademico ripiegato in sè stesso e privo di qualsiasi significato logico, quindi il sottoscritto si ritrova costretto a parlare e ahimè difendere il Dio del cinema che non dovrebbe neanche essere difeso, ma siccome nessuno lo fa, vorrà dire che mi sobbarcherò piacevolmente tale compito.
Il mare e le isole sono tra i luoghi ricorrenti nell'ultima fase del cinema di Wilder, qualche anno dopo ambienterà nell'Egeo il funereo Fedora (1977), mentre con questa pellicola siamo in territori sempre permeati dal cinismo, ma con una sfumatura dolce-amara che attraversa l'intero film, in cui il regista insieme al suo collega sceneggiatore Diamond, nel corso degli anni 70' abbandona il campo d'indagine degli USA come luogo d'ambientazione principale, per estendere lo sguardo da  una posizione molto più elevata e per questo universale, tornando in quella cara e vecchia Europa dalla quale dovette fuggire decenni prima a causa del nazismo. 
Ischia, isola famosa per le molteplici bellezze naturali e rinomata per le sue sorgenti terminali, che ne hanno fatto un luogo di villeggiatura esclusivo per ricchi vacanzieri stranieri per poter trovare ristoro e cura dagli acciacchi accumulati durante tutto l'anno. 
Il padre del ricco industriale Wendell Ambrustell Jr. (Jack Lemmon), per 10 anni circa aveva trascorso sempre nel periodo dal 15 Luglio al 15 Agosto le sua vacanze ad Ischia, ufficialmente per trovare ristoro nei fanghi curativi tipici del luogo, ma in realtà a seguito di un incidente d'auto sull'isola, si scopre che l'uomo in realtà conduceva da un decennio una relazione clandestina all'insaputa della famiglia con una donna inglese, anch'ella morta con l'uomo nello schianto del veicolo e la figlia di lei Pamela Piggot, è giunta ad ischia per effettuare il riconoscimento della madre, mettendo così al corrente Ambrustell della relazione coniugale che c'era tra suo padre e sua madre. Wilder ad oltre 60 anni conserva uno sguardo lucido sui costumi ed i moralismi ipocriti degli americani, risulta essere forte l'invettiva verso il personaggio di Wendell, che per gran parte del film rifiuta di accettare la relazione extra-coniugale del padre, arrivando ad appellarlo con gli aggettivi di "porco" e "vecchio maiale", riflettono un conservatorismo bigotto quanto sterile, poichè lo stesso Wendell ha ammesso di essersi concesso occasionali scappatelle nei suoi lunghi viaggi di lavoro all'insaputa della moglie, ma a suo dire erano giustificate poichè non era mai scattato l'innamoramento oltre al fatto di essere durate 1-2 giorni. Per Wendel la morte del padre è solo un ennesimo affare da sbrigare e da sfruttare per mostrare la potenza economica della propria famiglia, poichè vuole fare del funerale dell'uomo un grande spettacolo mediatico a cui devono assistere i dipendenti dell'impero industriale Ambrustell e soprattutto i pezzi grossi dell'economia e della polica USA, con cui Wendell ha dei legami che gli fanno comodo per esercitare la propria attività lavorativa. 
Wendell è ritratto da Wilder come un essere arrogante, vanaglorioso e soprattutto piatto quanto arido nell'esternare ogni minimo sentimento proprio della specie umana, dimostrandosi la perfetta incarnazione del più becero capitalismo americano incurante delle ragioni dell'altro (anche del suo stesso padre) estremamente irascibile se il mondo non gira intorno a lui, non è un caso che ai suoi occhi l'Italia con le sue lunghe pause pranzo, la giustizia, le attività chiuse di Domenica e la sua burocrazia (in effetti eccessiva a tratti) sia un ostacolo al dinamismo di Wendel che vorrebbe risolvere la pratica del corpo di suo padre nel giro di 2-3 giorni per essere di ritorno in America di Martedì.

 

Clive Revill, Jack Lemmon, Juliet Mills

Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972): Clive Revill, Jack Lemmon, Juliet Mills


Quello di Wilder è il ritratto di un'Italia dove il capitalismo è dovuto scendere a patti con le tradizioni radicate della gente, un paese che purtroppo è andato scomparendo omologandosi in tutto e per tutto ai padroni d'oltreoceano, quindi se vista oggi tale pellicola può far sorridere e gli si potrebbe muovere l'accusa di caduta nel bozzettismo o nei clicchè più scontati, ma nella realtà rurale di Ischia ritratta dal regista e soprattutto per l'anno in cui è uscito il film, tale rappresentazione non era affatto stereotipata, ma seppur filtrata dagli occhi di uno straniero, risultava comunque vicina alla realtà, molto più di altre opere precedenti o successive ambientate nel Bel Paese come il disastroso To Rome with Love del presunto maestro Woody Allen (2012), che la pellicola Wilderiana se lo mangia a colazione 200 volte per capacità di ritrarre l'italia, scegliendo anche furbescamente di ambientare il tutto in un realtà comunque "isolata" come Ischia, che ancora oggi vive di quei luoghi e di certi personaggi, magari forse alcuni troppo ridicoli come la cameriera siciliana (credo che Wilder si sia rifatto ad opere come la Ragazza con la Pistola, che a loro volta già eccedevano nella rappresentazione della mentalità degli abitanti della Sicilia), ma comunque la loro forza umana non viene mai meno, Bruno, l'inserviente dell'hotel con il sogno dell'America da cui è stato espulso ed ironicamente vi farà ritorno in una bara (grande critica alla politica immigratoria degli USA), i malavitosi in cerca di lucro su un affare torbido, i pescatori arrapati (forse questi eccessivi), l'impiegato comunale fancazzista del divertentissimo Pippo Franco ed il direttore Carlucci (Clive Revill), la tipica e sagace figura Wilderiana dall'intelligente fine e dalle battute taglienti, che sa come giostrarsi nelle fortune e nelle sventure della vita, con un atteggiamento sempre cinico ma tutto sommato ironico dell'affrontare le varie situazioni a testa alta e sempre con la risposta pronta a rintuzzare eventuali rimostranze altrui :

"E' questo il modo in cui funziona la giustizia in Italia?" (Ambrustell Jr.)

""Vogliamo parlare di Sacco e Vanzetti?" (Carlo Carlucci)

Come argutamente ci illustra il Dio del cinema in questo fulmineo dialogo, anche se è disdicevole appoggiarsi ai parenti per sbrigare più in fretta certe pratiche che per vie normali impiegherebbero più tempo, sicuramente siamo un popolo che seppur meno avanzato degli USA a livello economico, siamo per lo meno non barbari ed ottusi come loro, visto che un innocente da noi non finirà mai condannato a morte sulla sedia elettrica. 
Lo scontro ed il ribaltamento delle invettive altrui è una tecnica da sempre adoperata nel cinema di Wilder e questa pellicola, essendo un piacevolissimo caleidoscopio di topoi del cineasta, non fa eccezione, regalando una progressiva conversione di Ambrustell che mano a mano perde il suo becero moralismo ottuso quanto ipocrita (poichè non lo ha mai applicato nei fatti, ma osa giudicare il padre), grazie alla figlia dell'amante del padre, Pamela (Juliet Mills). Il travestimento di Ambrustell viene a poco a poco meno tramite un procedimento arguto di svestizione, dapprima in abiti formali, poi sportivi, passando per l'accappatoio e poi un bagno nudo con Pamela, le cui forme cicciottose (il regista impose una dieta ingrassante di 15 kg all'attrice) la rendono differente da tutte le super-dive precedenti che popolavano il cinema di Wilder (ma anche delle attrici odierni, senza contare il corpo flaccido del grande Lemmon, ma in forza di ciò credibilissimo), ma per questo normale e perfettamente in sintonia con l'Italia non come paese, ma come emozione da sperimentare. Nella strepitosa sequenza sullo scoglio che il 90% dei cineasti odierni non saprebbe neanche come girare, i corpi nudi di Pamela e Ambrustell sono distesi a prendere il sole confidandosi a vicenda i propri fallimenti e ascoltando al contempo il rumore del mare, lontani dalle sovrastrutture sociali del mondo e dalle maschere auto-imposte dalla società, ripercorrendo a ritroso le azioni dei loro genitori la cui morte però può essere carburante di vita per i propri figli, potendo indicare il possibile inizio di una parabola sentimentale che possa smorzare il senso di morte con cui è iniziato il film, nella cui pur eccessiva lunghezza, pulsa la forza vitale della settima arte in ogni singolo frame. 
Un miracolo così atipico e totalmente estraneo al cinema all'epoca imperante venne respinto dalla critica perplessa innanzi alle risate satiriche e pungenti del Dio del cinema, così come il popolo bue rinnegò ai botteghini tale manifestazione del Dio del cinema, poichè come ben si sa, tra Cristo e Barabba, il popolo miope sceglie sempre il secondo, incapace di vedere la qualità enorme di un cinema da sempre coerente con una visione sarcastica e cinica del mondo. 

 

Clive Revill, Edward Andrews

Che cosa è successo tra mio padre e tua madre? (1972): Clive Revill, Edward Andrews

Ti è stata utile questa recensione? Utile per Per te?

Commenta

Avatar utente

Per poter commentare occorre aver fatto login.
Se non sei ancora iscritto Registrati