Regia di Franco Amurri vedi scheda film
Ricordiamolo così: steso a pancia in sotto, nudo su un tavolaccio, con un energumeno dalla verga spropositata che gli monta sopra da dietro per sodomizzarlo brutalmente. Jerry Calà è il protagonista di questo filmetto banalissimo e realizzato con poca fantasia da un regista esordiente, figlio di (suo padre era lo scrittore umorista Antonio Amurri) e decisamente poco dotato. La storia è poca roba, nonostante ci siano volute cinque menti a partorirla: oltre al regista ed al protagonista, Marco Cavaliere, Stefano Sudriè e Cesare Frugoni; nel cast anche Isabella Ferrari, Tiberio Murgia ed Alessandro Benvenuti, quantomeno gli ultimi due immeritevoli di fare questa fine. Le musiche, va sottolineato seppure sembri scontato, sono affidate all'amico Umberto Smaila: fanno pena e va sottolineato, seppure sembri scontato. Calà esegue il suo solito repertorio infantile di mossette e frasette sciocche, ma purtroppo scampa alla sodomia di cui si accennava all'inizio. 2/10.
Laurea con 110 e lode, ma non trova nessun lavoro: Agostino finisce nel giro del porno sodomita, poi ripiega sul pony express. E trova anche l'amore.
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