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Un giorno alle corse

Regia di Sam Wood vedi scheda film

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La recensione su Un giorno alle corse

di mm40
6 stelle

Di artisti - nel vero senso della parola - come i fratelli Marx ce ne sono stati davvero pochi: sono stati attori, autori, acrobati, cantanti, musicisti e soprattutto sono stati formidabili in ognuna di queste attività. Un giorno alle corse fa il paio con il precedente Una notte all'opera (1935): prodotti entrambi dalla MGM con largo dispendio economico e affidati al medesimo regista (Sam Wood), portarono immediatamente grandi incassi e un ulteriore incremento della fama e della leggenda di Groucho, Chico e Harpo. Se Zeppo è ormai dietro le quinte da qualche anno, c'è però sempre Margaret Dumont, al fianco dei fratelli fin dagli esordi in teatro. Confermata dal precedente lungometraggio anche la spalla per le scene sentimentali, Allan Jones; la sceneggiatura è invece affidata questa volta a Robert Pirosh, George Seaton e George Oppenheimer. La trama è forse la più compiuta fra quelle di tutti i film dei fratelli Marx e addirittura prevede, nel consueto lieto fine, l'inedito matrimonio fra Groucho e la Dumont (!); purtroppo però la struttura sufficientemente forte della storia viene imbastita con molti più numeri musicali e balletti rispetto agli ultimi lavori dei fratelli, con ciò ricalcando in sostanza i copioni delle primissime commedie teatrali e di film come The cocoanuts (1930) e Animal crackers (1930). Se è vero che questa idea frutterà una nomination agli Oscar per la miglior scena di ballo, il problema essenziale è che la durata della pellicola arriva inusualmente a centodieci minuti, troppi per un film comico con un ritmo simile. E infatti spesso la storia si arresta, sia per i momenti musicali che per qualche sketch inserito in modo sostanzialmente forzato (quello dei libri all'ippodromo, es.: teatro puro, grande teatro, ma poco a che vedere con il resto della struttura della pellicola – e in senso più lato con il cinema). Termina già qui il pur redditizio sodalizio con la MGM; il prossimo Servizio in camera (1938) sarà girato per la RKO. 6,5/10.

La trama

Una clinica in difficoltà economiche sta per essere acquisita da un imprenditore senza scrupoli. Un buffo dottore - che si scopre poi essere un veterinario - viene in aiuto della clinica; la salverà una grossa vincita all'ippodromo.

 

(Re-visione 23/9/21)

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