Regia di Ridley Scott vedi scheda film
Capolavoro epico, stupendo e senza tempo.
E' un capolavoro senza tempo e ancora attualissimo e, forse, il miglior film di fantascienza mai girato.
E' un film ambientato in un futuro distopico dai tratti orribili. Un futuro dove la tecnologia ormai domina la vita degli uomini ma dove gli uomini ormai sono totalmente alienati e condannati a una vita inutile e vuota, fatta solo di triste consumismo. Il cielo difatti è sempre plumbeo, le città sono opache e deprimenti, i cartelloni pubblicitari che dominano gli esterni appaiono lugubri e ogni sorta di istinto genuino e vitale sembra essersi ormai spento. Tuttavia i replicanti costruiti dall'uomo, esteticamente uguali agli altri uomini e talmente complessi da aver acquisito una loro personalità, si ribellano alla schiavitù e vogliono vivere a ogni costo e non hanno scrupolo ad uccidere i poliziotti umani che vogliono eliminarli.
E' un film complesso, profondo, altamente filosofico e tremendamente angosciante, dominato da un Harrison Ford, nel ruolo di un poliziotto umano, in una delle sue migliori interpretazioni e da un gigantesco Rutger Hauer, nel ruolo di un violento replicante. Non è la lotta tra il bene e il male che fa da sfondo al film, ma tra la vita e la sua alienazione data dalla tecnologia e dal consumismo selvaggio e sregolato, tra la natura umana e le sue profonde contraddizioni, tra l'esistenza che perde ogni stimolo e l'istinto di conservazione e tra molte altre cose.
Alcune scene sono incredibilmente epiche e fanno tremare i polsi e il tema trattato è incredibilmente attuale ancora oggi (forse più di allora).
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