Regia di John Sturges vedi scheda film
Lo so, lo so, Sfida Infernale di John Ford è considerato dalla critica insuperabile nel descrivere questa vicenda , rendendola immortale, sospesa tra epica e romanticismo, dove i personaggi vivono nell'atmosfera di una canzone di gesta carica di nostalgia ...e bla bla, e bla. Eppure quando vedo il film di Sturges vedo il western come deve essere, rude storia di frontiera dove il tutore della legge ha delle problematiche di vita molto "terra terra" ma vere, cosi' come doveva essere a quei tempi : necessità di contrastare la violenza imperversante , necessità di proteggere la propria famiglia, impossibilità di venire compresi da una popolazione bruta ed egoista il cui solo scopo nella vita è accumulare denaro senza pietà per nessuno. C'era poco da fare romanticismo in quell'epoca dove il solo argomento valido era la Colt; e infatti il film è scarno, asciutto come la natura arida che circonda quei paesoni appena nati, non una parola in più del dovuto viene detta dai protagonisti , tutto viene lasciato alle immagini , scattanti quando lo necessità la vicenda , lente (ma senza ralenti o attardamenti alla Sergio Leone) quando il dramma è al climax: la scena di Doc Holliday appoggiato al bancone del Saloon che guarda nello specchio il killer , dietro di lui,che sta estraendo l'arma dallo stivale alzandosi lentamente dlla sedia e di colpo si gira e gli tira il coltello in pieno petto, ha dei tempi perfetti ; una scena che verrà ripresa in numerosi western successivi ma mai eguagliata , così come numerose altre situazioni che ritroveremo scopiazzate dai futuri registi, anche notevoli come Leone appunto. Peccato che Doc/Douglas sia doppiato da quella vocina in falsetto di Paolo Stoppa completamente fuori dal personaggio; peccato anche che la critica, schiava dell'ossequio dovuto ai Grandi, non osi valutare questo film per quello che realmente è , senza fare confronti.
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"When a man only chance was his old fortyfour" canta Marty Robbins nella eccelsa canzone "Billy the Kid" http://www.youtube.com/watch?v=5DIFiHqNkt0 _____ Ti dirò, dopo le circa 15 volte che l'ho visto (più o meno), le ultime due mi hanno un pò deluso... La musica è bellissima, finalmente, col dvd, ho potuto seguire anche le singole sfumature http://www.youtube.com/watch?v=ZqyiRwlLa80 , le belle parole "Oh, my dearest one, must I lay down my gun or take the chance of losing you forever? Duty calls, my back's against the wall, have you no kind words to say, before I ride away?" "If the Lord is my friend, we'll meet at the end of the gunfight at ok corral"... La versione del film secondo me rimane la migliore, peccato che non ci sia in giro la colonna sonora originale, almeno credo... Sergio Leone sosteneva che la storia d'amore fosse fastidiosa, sai com'è, lui , vero uomo tutto d'un pezzo che non si perde in sciocchezze... Sturges ha fatto dei bei western, altro che storie. I miei preferiti sono "Sfida nella città morta" e "I magnifici sette", subito seguiti da questo. Da bambino andavo pazzo per la scena del coltello che hai citata. Mi piace anche - non sono d'accordo con te e la maggior parte delle persone che non ama il doppiaggio di Paolo Stoppa - la scena in cui Douglas dice "ne ho fin qui!" battendosi all'altezza del petto... eppoi, le scene con Jo Van Fleet, quando Doc sta per strangolarla umiliato da quell'altro... che bella scena...
@Neve io ho molta stima per Stoppa, la sua voce particolare è adattissima a molti personaggi ma in questo mi da fastidio perché gli toglie qualcosa. Ciao e grazie.
"SFIDA ALL'O.K. CORRAL" (presentato da questa recensione) fa parte dei 164 film scelti sinora da cherubino quali CAPOLAVORI con relative recensioni ***** (n° 104, seconda selezione, pubblicata l'11.6.17):
//www.filmtv.it/playlist/697443/seconda-selezione-di-capolavori-con-relative-recensioni-a-5/#rfr:user-70230
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