Regia di John Sturges vedi scheda film
Anche John Sturges, come John Ford, si ferma alla sfida. Non va avanti nel racconto descrivendo cos'è accaduto dopo. E ciò è un bene, perchè altrimenti si prenderebbe troppo la piega della saga, della soap, e diventerebbe troppo prosaica la narrazione (vedi il Wyatt Earp di Kasdan). Fermandosi al duello di Tombstone, anche John Sturges, eleva i due personaggi simbolo del West ad attori di un teatro più grande di loro. Inoltre la scelta di creare un certo rapporto di amore/scontro tra Lancaster e Douglas, un po' come nell'originale di Ford, aggiunge alla storia e ai suoi protagonisti un valore aggiunto che si perde nei film più recenti. Un uomo contro un altro uomo, si sa, è l'emblematico luogo western per eccellenza. In questo caso, il loro scontro è semplicemente umano e rimane intimo. Non viene proiettato in un duello risolutivo. Ma al tempo stesso il regista riesce a creare caratteri che si evolvono in una presa di coscienza sempre più chiara e palese di un'amicizia virile che è alla base del mito western. Sturges quindi, non solo confeziona un bel film solido, e che fotografa come pochi altri la sfida all'OK Corral con inquadrature di esterni e recinti che sanno buttarti addosso tutto il calore e la polvere di quel luogo mitico, ma è stato anche capace di isolare due forti personalità e di evincerne i tratti più intimi.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta