Regia di Luigi Zampa vedi scheda film
Vita e opere di Otello Celletti(grazie alex per la puntualizzazione),pizzardone per voglia....Probabilmente questo è uno di quei personaggi recitati dall'Albertone nazionale che sono più impressi nell'immaginario popolare.Del resto come non ribaltarsi nel vedere la scena della vestizione con abiti che a vista sembrano pesare come macigni e che lo fanno camminare come un automa di inizio 900?E poi i familiari a glorificare la bellezza dell'uomo solo perchè infagottato in una divisa.Senza quegli abiti era un poveraccio qualunque con la sola fortuna di avere un figlio molto più sveglio di lui e che aveva salvato il figlio del sindaco.Una ragione più che abbondante per farsi raccomandare per un posto di lavoro.Ma che posto di lavoro per uno buono a poco ma capace di tutto per ottenere un agognatissima motocicletta?Quello del vigile urbano,del pizzardone per dirla alla romana.Anche se non è roba per lui:crea ingorghi contagiosi nella sua zona di pertinenza,combina guai a ripetizione anche quando lo sbattono in periferia e conosce la Koscina,si mette a multare il sindaco.....Otello,ma lo sai che siamo in Italia?Quelle cose non si fanno neanche adesso che sono passati 50 anni,visto che viviamo nella gloriosa nazione popolata del più strano abitante del globo terracqueo:il lei -non-sa-chi-sono-io.Il classico elemento figurato che conta solo in funzione del suo ruolo politico,che vive sulle spalle degli onesti contribuenti al cui servizio dovrebbe stare ma che non si degna neanche di ricevere,che continua a parlare che bisogna fare cose concrete ma in realtà non sa quanto costa un litro di latte o un kilo di pane,disponibile al dialogo solo ogni 4-5 anni,a scadenza di una strana usanza democratica(dicono loro) nota col nome di elezione.Il classico figlio dell'italietta degli anni in cui è ambientato questo film.Che assume valenza profetica:perchè ancora non è cambiato nulla dal 1960 a oggi,si va ancora per conoscenze per raccomandazione e non per reale capacità.E'vero che Zampa in certi frangenti si estranea dalla lotta sociale per dare spazio al macchiettismo che permette di non far censurare il film e farlo arrivare a destinazione ma il film resta sempre un piccolo trattato sociopolitico di un epoca in cui esiste il predatore e la preda,in cui il pesce più grande mangia inesorabilmente il pesce più piccolo...e l'immagine di Albertone come un ducetto coi pugni sui fianchi rimane nella memoria....indissolvibile...
non male
ottima
perfetto nel ruolo del sindaco
una delle sue intepretazioni più entrate nell'immaginario popolare
a volte cede al macchiettismo ma il film è molto più cattivo di quello che si vorrebbe credere
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta