Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Un autore come Pietro Germi manca davvero tanto alla commedia italiana di questi anni e un film come questo andrebbe studiato a memoria visto che nella sua semplicità (ma anche facilità) di esposizione funziona benissimo regalando situazioni (tragi)comiche a ripetizione e soprattutto di stampo diverso sfruttando svariati espedienti.
Agnese (Stefania Sandrelli) viene abbindolata dal fidanzato della sorella e quando finisce incinta suo padre (Saro Urzi) prova in ogni modo a sistemare le cose cercando di organizzare un matrimonio riparatore prima che la cosa si sappia in giro.
Purtroppo per lui il giovane si rifiuta, ma non basterà un semplice no per farlo desistere dai suoi (per lui vitali) propositi.
Pietro Germi da luogo ad un meccanismo che si dipana a pieno regime sfruttando tanti elementi per creare situazioni sfaccettate, soprattutto il versante tragicomico è quello più seguito.
Abbiamo già l’Italia dei furbetti (e raccomandati), dei fannulloni perditempo, ma soprattutto è l’onore della famiglia a dettare scelte sempre più azzardate per il padre (un grandissimo Saro Urzi sul quale il film è in certo qual modo cucito) di Agnese, veri e propri salti mortali spericolati.
Solo la legge, vista come una sorta di nemico comune, riunisce un po’ tutti, temporaneamente, dalla stessa parte, in tal senso le due scene di fronte al pretore sono fantastiche (un’umanità disperata) oltre che funzionali.
Il resto lo fa un linguaggio arcaico, che forse funziona addirittura meglio oggi di ieri,con tutti (o quasi) i personaggi sviluppati nella giusta maniera (tra gli altri anche un giovane Lando Buzzanca, praticamente obbligato a compiere un’azione di cui non è proprio capace) e sullo sfondo i volti presi dalle strade di Ragusa per fare da comparse sono sentitamente agghiaccianti.
Una commedia quindi trascinante e ricca di accorgimenti, del tipo che da parecchi anni non si utilizzano più (almeno in questa visione d’insieme), un po’ per limiti artistici e gusti (per lo più andati a …), ma anche perché il tessuto sociale è compromesso, oggi assai meno interessante e più uniforme senza scordarsi che in questo caso si respira chiaramente la storia dei tempi andati, mentre ormai oltre alla televisione gli spunti mancano quasi del tutto.
Nel suo campo esemplare ed immancabile.
Si (ci) cala con abilità, e senza lasciare nulla al caso (vedi per esempio l'attenta scelta dei volti della fauna locale) in una situazione tragicomica scandendo tempi d'azione ottimi.
Sferzante con brio.
Ricopre il ruolo della controparte maschile che scatena tutti gli avvenimenti.
Faccia di "bronzo", italiano senza virtù al 110%.
Attinente.
Qui molto giovane e per buona parte del tempo defilato, ma quando il suo personaggio riceve uno scomodo incarico dal padre ha il suo momento di gloria che sfrutta bene.
Valido.
Nei panni della giovanissima ragazza che scatena tutti gli avvenimenti della storia.
Più che adeguata alla situazione.
Vero propulsore della vicenda, il suo padre disposto a tutto per non perdere l'onore è una figura emblematica ed ottimamente sviluppata quanto interpretata.
Notevole.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta