Regia di Pietro Germi vedi scheda film
Pietro Germi aveva il dono della cattiveria,nel senso artistico del termine,e sapeva produrre un lucido sarcasmo su cio'che faceva,dalle commedie ambientate in Sicilia,all'escursione in Veneto di "Signore e signori",il tutto confluente nel fiume della satira intelligente e maligna.Come in "Divorzio all'italiana",ci sono sapori di Vitaliano Brancati,e di altra letteratura atta a cercare di spiegare la complessa mentalita'siciliana,il culto dell'onore,le mosse trasversali,le offese sanguinose e le pubbliche manfrine.Bellissima,Stefania Sandrelli è l'oggetto del contendere tra due famiglie.essendo stata appunto sedotta dal cognato marrano:nello splendore del bianco e nero,si respira l'aria arsa della Sicilia degli anni Sessanta,si constata l'ottusita'imperante della logica paesana,si sorride inevitabilmente dell'ipocrisia di fondo dei personaggi.Meno bello,probabilmente,di "Divorzio all'italiana",ma ben costruito e godibile.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta