Regia di Iain Softley vedi scheda film
Nelle intenzioni del regista non doveva essere un film biografico sugli anni che precorrono il successo planetario dei Beatles, e difatti non lo è. In particolare è la storia (parziale) di Stuart Sutcliffe, il bassista originale del quartetto morto per emoraggia cerebrale nel 1962 a soli 21 anni, del suo stretto legame con John Lennon e del triangolo che viene a formarsi quando entra in scena Astrid Kirchherr, bionda e bella artista conosciuta nel soggiorno amburghese. Molto attento ai dettagli del periodo, ricreati con cura quasi maniacale: soprattutto scenografie, acconciature, strumenti. Qualcosa può invece essere uscito dai binari in termini di date ed avvenimenti, ma il film deve comunque ritenersi piuttosto aderente alla realtà e alla verità di quanto accadde in quegli anni, visto che la stessa Kirchherr ha partecipato al progetto in qualità di consulente.
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