Regia di Sergio Martino vedi scheda film
Vorrebbe essere un sexy-patinato thriller sulla scia dei vari 9 settimane e mezzo e Basic instinct, ma in realtà è la classica porcata - in almeno un paio di accezioni - all'italiana: regia insulsa, attori scandalosamente incapaci, trama ridicola, colpo di scena finale telefonato. E' difficile stabilire se si tratti di un lavoro osceno più nel significato della pura volgarità, per via delle frequenti scene di nudo, o piuttosto dal punto di vista dello squallore che riveste l'intera pellicola, come si è appena detto mal scritta, mal diretta e peggio recitata. Il fatto è che si ghigna parecchio, guardando questo Graffiante desiderio: si ride increduli di tante sciocchezze messe in scena, si ride della giovane Vittoria Belvedere, acerba come donna e totalmente inguardabile come attrice, si ride di Roncato e della Grandi, volti ilari e paciocconi incastrati a forza in ruoli drammatici, si ride del ritratto di una schizofrenica assolutamente avulso da qualsiasi approfondimento psicologico, si ride del lusso e dello sfarzo disseminati senza ritegno, quasi irritanti, si ride della colonna sonora realizzata con ogni probabilità con una tastierina Bontempi anni '80 da una scimmia bendata. Robaccia. 1/10.
Luigi è ricco e felicemente fidanzato; un giorno arriva ospite a sorpresa una sconosciuta cuginetta belloccia che in breve tempo lo seduce. Luigi lascia la ragazza, con grande scandalo delle famiglie, ed inizia una relazione di sesso e perversioni varie. Ma la cuginetta è schizofrenica.
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