Regia di Vittorio De Sica vedi scheda film
Coproduzione italofrancese realizzata da Vittorio De Sica come promesso a De Laurentiis dopo l'importante dramma de "La ciociara",con un cast di proporzioni straordinarie,ognuno chiamato per un breve ruolo,a far parte di un quadro d'insieme ambizioso,che svolge a Napoli una storia surreale ed allegorica,in chiave di commedia ma dal fondo aspro.Cosa succederebbe se il vocione (forse) di Dio annunciasse improvvisamente il Giudizio Universale?Ognuno si presenta con umiltà e un bel carico d'ipocrisia attaccato assieme,ma quando a conti fatti non accade niente di terribile a chi viene sottoposto al giudizio,ciascuno ritorna ai propri vizi e meschinità.La metafora è chiara e ben delineata,Zavattini e De Sica,in questo senso,non deludono,quello che semmai difetta a questo lavoro molto interessante e non sempre all'altezza dello spunto,è il concedere troppo al bozzettismo,e mettere anche troppi personaggi nel film.Il cast comprende di tutto,da Rascel a Modugno,da Gassman a Manfredi,da Lino Ventura a De Sica stesso,anche se la storia più indovinata,ed insieme più inquietante è quella del mercante di bambini Sordi,in cui,una volta di più,la facciata sinistra di uno degli uomini che più ha fatto ridere e appassionare l'Italia,emerge nettamente.Parabola tragicomica,ha numeri gustosi come il personale dell'albergo che si muove come dentro un musical,e altre parti più risapute,non un De Sica tra i migliori in assoluto,si parla comunque del regista che,tanto per dire,ha fatto "Ladri di biciclette",però una commedia che sa di guazzabuglio e tesi ispirata,allo stesso tempo.
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