Il biondissimo Aclà nasce in una famiglia numerosa e povera, tanto che, undicenne, viene "venduto" per otto anni come "caruso" a un picconiere della miniera di zolfo di Floristella. Lavoro durissimo, omosessualità fra gli operai (che restano in miniera anche la notte), botte sul lavoro e botte a casa: Aclà fugge dalla solfatara. Opera prima di Grimaldi, già autore del romanzo "Mery per sempre". Estetizzante e compiaciuto, un film con ambizioni "alte" e nessuna moralità di sguardo.
Primo degli ultimi due figli maschi di una famiglia povera e numerosa nella Sicilia degli anni '30, il biondo undicenne Aclà è reclutato al lavoro come 'caruso', insieme al padre e ai due fratelli più grandi, nelle 'zolfatare' di Floristella. Sottoposto alle vessazioni ed alle violenze del caporale che ne ha acquisito i servigi per otto anni attraverso il pagamento alla famiglia di una… leggi tutto
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Commenti (2) vedi tutti
Crudo e verista, talvolta pesante. Voto: 3 stelle (1992)
commento di robynestaChe le buone intenzioni non bastassero a costruire un buon film si sapeva e questo lavoro di Grimaldi ne è, nel suo piccolo, una dimostrazione. 5.
commento di sasso67