Regia di Franco Lo Cascio vedi scheda film
Nella Spagna occupata dai francesi, Zorro è l'eroe mascherato che fa giustizia a favore degli oppressi. Durante una delle sue scorribande, però, Zorro cade malamente e si frattura il coccige. Padre Donato deve cercare disperatamente qualcuno che lo sostituisca al più presto e la scelta ricade sul baldanzoso Felipe. Forse non il miglior Zorro possibile, ma intraprendente e fortunato quanto basta per liberarsi dei francesi.
Seconda regia di Franco Lo Cascio, seconda parodia; dopo Piedino il questurino (1974), istantanea scimmiottatura del Piedone di Steno (1974), arriva questo improbabile Zorro cialtronesco interpretato da George Hilton. Non il peggiore degli Zorro mai visti, sia chiaro, e questo grazie sia al protagonista che alla piacevole confezione del lavoro, una coproduzione italospagnola che evidentemente non ha lesinato sul budget; ma a ogni modo un'operina trascurabile nella quale le risate – che pure dovrebbero farla da padrone – scarseggiano e la trama non è esattamente avvincente. Accanto a Hilton c'è innanzitutto Lionel Stander, sempre capace di rubare la scena da par suo, e compaiono inoltre Charo Lopez, Tito Garcia, Antonio Pica, Gino Pagnani e altri nomi di ancor minore interesse. Sceneggiatura: Francisco Lara Polop e Augusto Finocchi, da un soggetto di quest'ultimo; stunt ben assortiti e musiche (autore: Gianfranco Plenizio) molto presenti, mai fastidiose però. Le aspettative potevano essere basse o bassissime, ma il risultato nel complesso è leggermente superiore a esse; Lo Cascio dirigerà ancora qualche pellicola e poi, con lo pseudonimo di Luca Damiano, si lancerà con successo nel mondo del porno (sempre come regista, chiaro). 3/10.
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