Regia di Robert Young (I) vedi scheda film
Un film che per l’epoca (inizio anni 70) era molto al di sopra della mediocrità dei prodotti di serie sull’argomento vampiri, con una sceneggiatura abbastanza accurata, e con qualche innovazione nella trama (piuttosto ricca di ingredienti), inventiva e colpi di scena. Tutti questi aspetti positivi sono nella prima parte, che la rende affascinante anche per gli smaliziati occhi dello spettatore odierno, la seconda parte purtroppo scade, soprattutto nel finale, un cedimento qualitativo incomprensibile ed imperdonabile, come ci si fosse affrettati a concludere avendo esaurito le valide idee iniziali, come fossero cambiati autori e regista e si fosse ricorso a sostituti di basso profilo. Le incongruenze e le approssimazioni che emergono nel finale sono grossolane ed inficiano la parte precedente rendendola quasi priva di senso, irritando lo spettatore che dopo aver apprezzato l’impostazione e le inusuali dinamiche iniziali, si ritrova con scene maldestre e raffazzonate e con il trionfo degli stereotipi più stantii. Un vero peccato.
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