Regia di John Carpenter, Tobe Hooper vedi scheda film
Trilogia con interessante cornice interpretata da Carpenter: divertente (e pure spaventosa), meritevole di essere archiviata tra le più riuscite antologie horror degli anni '90.
Certo che qui Carpenter si è voluto divertire, libero da imposizioni di produzioni consistenti e accomunato dall'interesse per il genere da parte di Tobe Hooper, e realizza un vero e proprio gioiellino. Ispirato dal più celebre Creepshow, il regista da vita ad un horror composto da tre frammenti tutti, cosa rara solitamente nei film ad episodi, piuttosto interessanti. Cominciamo dal dare un senso al titolo: i body bags sono sacchi, quelli utilizzati all'obitorio e destinati a contenere "corpi" da inserire in celle frigorifere. E Carpenter, nel ruolo di perverso medico legale che ricorda (e di certo omaggia) il più noto zio Creepy, introduce le storie, cercando il cadavere adatto...
Ne La stazione di rifornimento vengono evocate atmosfere da slasher sullo stile di Halloween (e anche la colonna sonora rimanda a quel capolavoro): una impiegata in una stazione di rifornimento, passa l'intera notte sapendo che un serial killer si aggira nelle vicinanze; Hair, episodio più leggero e volutamente ironico, è invece avvicendato sulla triste e non accettata condizione di un uomo di mezza età (Stacy Keach) che, ossessionato dalla perdita dei capelli, si lascia fare una insolita operazione da un nuovo esperto di "trapianti"; Eye è invece l'episodio più spaventoso, quello puramente horror, che sembra avere anticipato un filone orientale di certo successo anche se, in verità, a sua volta è ispirato da un tema classico: quello dei trapianti di organi di un deceduto donatore ad un improvvisato ricevente. Qui si tratta di un occhio, quello di un serial killer condannato alla pena capitale.
La regia di Carpenter si limita al solo episodio La stazione di rifornimento; quella di Tobe Hooper, oltre al segmento di collegamento (L'obitorio) all'episodio Eye, mentre - non accreditato - Larry Sulkis pare abbia diretto The hair.
Sorvolando su un pessimo doppiaggio italiano (soprattutto quello di Carpenter stesso) appare sorprendente il gioco dei rimandi e delle citazioni, fortificato da camei di certo interesse: Wes Craven è un allucinato avventore alla pompa di benzina dove, nello stesso episodio, appaiono anche David Naughton (il celebre Lupo mannaro americano a Londra) e Sam Raimi (impiegato del mese in una foto, poi cadavere al quale il killer ruba il vestito da lavoro).
Altre interessanti presenze nel film sono quelle di Roger Corman, fortemente voluto da Carpenter, nel ruolo del dottor Bregman e Tobe Hooper (è uno dei due impiegati - quello con occhiali - che, nel finale, opera sul cadavere del medico legale); Greg Nicotero è invece il capellone con il cagnolino, incontrato da Stacy Keach. E con questo nome conclusivo, ricordiamo anche l'esito dei riuscitissimi effetti speciali, ancora oggi efficacissimi e opera del Knb efx group: composto da Robert Kurtzman, Greg Nicotero, Howard Berger (dai cui cognomi deriva l'acronimo KNB)... Insomma, una piccola pietra miliare, per ogni appassionato del genere che voglia definirsi tale!
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