Regia di Ronald Neame vedi scheda film
Nonostante l'origine teatrale - il testo di Enid Bagnold - l'esperto Ronald Neame riesce a trarre un lavoro per nulla statico e verboso e non cade nella trappola del teatro filmato.
Bisogna dare comunque atto anche allo script di John Michael Hayes, già collaboratore di Hitchcock, di aver dato risalto alle parti più prettamente visive, ambientate in esterni, evitando così che la parola abbia il sopravvento sull'immagine.
'Il giardino di gesso' mette in scena aspri contrasti familiari e intergenerazionali, tra madri e figlie da un lato e tra nipoti e nonne dall'altro, in apparenza insormontabili, con al centro di tutte queste figure, un altro ritratto di donna - Deborah Kerr in un grande prova recitativa, tutta giocata su sottrazione, sguardi e cose non dette - il cui passato, che poco a poco verrà a galla, pesa come un macigno, anche se lei ha ormai espiato la sua colpa.
Oltre alla grande attrice scozzese rimarchevoli sono le prove dell'anziana matriarca impersonata da Edith Evans e la giovane, testarda e petulante (in alcuni momenti da prendere volentieri a sberle) Hayley Mills nel ruolo della nipote oggetto della contesa.
L'unico ruolo maschile rilevante - il maggiordomo - è reso con eleganza da John Mills, nella vita reale padre della giovane.
Voto: 7/8.
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