Siamo nel pieno del Maggio Francese, ma non a Parigi. In una bella villa nel Sud Ovest della Francia, tutti i parenti si sono riuniti intorno alle spoglie della vecchia signora Vieuzac, appena defunta. Si scatena la battaglia per l'eredità, ma le notizie che arrivano dalla capitale sulla rivolta operaia e studentesca provocano conseguenze grottesche, da cui si salva dignitosamente solo l'anziano figlio Milou.
Note
Commedia amara dal regista di "Arrivederci ragazzi": ne esce il ritratto di una Francia provinciale, meschina e ridicola. Gli interpreti sono bravi, la fotografia di Renato Berta è come sempre ineccepibile, ma il film nel complesso gira un po' a vuoto.
Per certi versi, Milou a maggio è Il giardino dei ciliegi di Louis Malle. La manifesta tendenza cechoviana dell’ultima fase della sua opera esploderà certamente col metateatrale di Vanya sulla 42a strada, compendio malinconico e gioco recitativo sull’arte della simulazione, ma è del tutto palese in questa commedia bucolica sulla vacuità della borghesia… leggi tutto
Malle torna a guardare indietro, ma non tanto quanto nel precedente Arrivederci ragazzi, ambientato nella Francia occupata dai nazisti del 1944; questa volta lo sguardo sottilmente critico del cineasta francese si sofferma sul maggio del 1968. A confermare l'originalità del regista ecco quindi una storia (sceneggiatura scritta insieme a Jean-Claud Carrière) che parla degli avvenimenti del… leggi tutto
Monsieur Cinéma. Così, da una ventina d’anni, la critica francese aveva cominciato a chiamare Michel Piccoli. Signor Cinema, certo, ma mi prendo la libertà di completare l’appellativo…
Per certi versi, Milou a maggio è Il giardino dei ciliegi di Louis Malle. La manifesta tendenza cechoviana dell’ultima fase della sua opera esploderà certamente col metateatrale di Vanya sulla 42a strada, compendio malinconico e gioco recitativo sull’arte della simulazione, ma è del tutto palese in questa commedia bucolica sulla vacuità della borghesia…
Malle torna a guardare indietro, ma non tanto quanto nel precedente Arrivederci ragazzi, ambientato nella Francia occupata dai nazisti del 1944; questa volta lo sguardo sottilmente critico del cineasta francese si sofferma sul maggio del 1968. A confermare l'originalità del regista ecco quindi una storia (sceneggiatura scritta insieme a Jean-Claud Carrière) che parla degli avvenimenti del…
Giù le mani dalla mia personale e dunque opinabilissima classifica che - è bene premetterlo - non è soltanto frutto di criteri estetici ma mette sull'altro piatto della bilancia la resa emotiva del…
Esce il monumentale film di Soderbergh sul Che, impossibile resistere al desiderio di mettere tutto a soqquadro con una bella taglist sulla Rivoluzione. Il tema è chiaro e facile. Qui si parla di ribaltare il mondo,…
Anche in Francia la vita di provincia è differente dalla vita di città! La tranquillità spesso lascia spazio a drammi incontrollabili! Questi sono solo alcuni dei film che mi sono venuti in menti! Tutti bellissimi!
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