Regia di Billy Wilder vedi scheda film
E' un film che racconta del viaggio all'Inferno di un uomo (in questo caso l'Inferno è l'alcoolismo) e lo fa con schiettezza e brutalità. Wilder sembra non provare compassione per il suo personaggio, solo a volte traspare una sottile pietà, ma ciò che emerge prepotentemente è il biasimo; il biasimo per il suo comportamento che diventa sempre più incontrollato, sempre più folle, sempre più patetico. L'Inferno di questo scrittore in crisi, che è riuscito ad allontanare suo fratello ed a cui resta vicino solo una (paziente) fidanzata, è raccontato con toni cupi, da thriller che qua e là sfiora l'horror puro. E' un viaggio inquietante, che talvolta fa tremare i polsi, perché ci trasporta in un mondo assurdo fatto di allucinati e di allucinazioni e di gente che non ha più nulla da perdere. Credo che, solo per questo, Giorni perduti sia il miglior film sul tema dell'alcoolismo, certamente è il più diretto nel denunciarne gli effetti. Si prova soprattutto una tale empatia per le sorti del protagonista che è impossibile annoiarsi, è impossibile distrarsi, è impossibile non biasimarlo e non volergli bene allo stesso tempo. Ma Giorni perduti non è solo questo, è anche un film sulla pericolosità dello scrivere, sui pericoli della creatività e su una società che si disinteressa ai suoi figli e che li condanna all'autodistruzione nei bar preferendo voltarsi dall'altra parte, concedendo al massimo una nottata di cure in un cupo ospedale per alcoolisti, un ospedale dove, prima o poi, si torna sempre.
Tabellino dei punteggi di Film Tv ritmo:3 impegno:3 tensione:3
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta