Regia di Billy Wilder vedi scheda film
Ammetto che la pellicola non ha avuto una grande presa, il ritmo spesso cala insieme alla palpebra ma Wilder sa il fatto suo e nonostante una trama senza grossi picchi d'inventiva, il tutto scorre discretamente grazie soprattutto ad un protagonista straordinario ed una colonna sonora ben congegnata (anche se per certi versi fuori luogo dato il tipo di pellicola). La storia è quella che probabilmente nessuno aveva ancora raccontato, l'abisso dell'alcolismo con tutte le sue miserie, uomini dignitosi e onesti che perdono se stessi per un bicchiere, rinnegando persino la donna che amano e riducendosi all'ombra di sè. Inevitabilmente un quadro simile prevede sia l'autocommiserazione che l'autogiustificazione e probabilmente non era semplice farle convivere nello stesso personaggio ma è lì che salta fuori il mestiere di certi professionisti del cinema. Consigliato per lo più ai cinefili, è un film non per tutti i palati a causa di un ritmo talora soporifero.
Di qualità, la firma ha un peso.
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