Dopo il successo iniziale, uno scrittore ha incontrato difficoltà, è entrato in crisi esistenziale e si è dato all'alcol, invano dissuaso dal fratello e dalla fidanzata. Finisce in breve in una clinica psichiatrica dove, dopo un lungo calvario, tenta di togliersi la vita. Per sua fortuna però i suoi cari non l'hanno abbandonato e la fidanzata lo salva in extremis. Film durissimo e assai coraggioso per l'epoca, con atmosfere quasi da noir. Celebre la sena dell'incubo con i topi e il pipistrello. Oscar per il film, la regia, la sceneggiatura e il protagonista, Palma d'oro a Cannes per il film e per Milland. Pare che in origine il protagonista dovesse essere anche esplicitamente omosessuale, ma la censura dell'epoca non lo permise.
Ecco un altro capolavoro del grandissimo Wilder. Inquietante, disturbante, originale. Raccapricciante la sequenza del sogno. Ray Milland offre un'interpretazione a dir poco magistrale.
Don Birman (Ray Milland),scrittore in crisi creativa,che dopo un iniziale successo è caduto nell'oblio,si è rifugiato nell'alcool,dalla cui dipendenza non riesce a staccarsi,nonostante l'affetto e il fervido sostegno del fratello Wick (Philip Terry) e della dolce fidanzata Helen (Jane Wyman). Durante un solitario fine settimana a New York,dopo aver rifiutato di seguire Wick in campagna,a casa… leggi tutto
Ridicolo come si possa rovinare un bel film con un finale incomprensibile e assurdamente inverosimile. Wilder costruisce un incalzante racconto di degradazione umana fino ad implodere negli ultimi minuti con una sequenza raggelante in cui il protagonista fa improvvisamente la morale al pubblico e decide di sua spontanea volontà di smettere di avere una gravissima dipendenza. Se tutto il film è… leggi tutto
Corpulento incubo wilderiano molto citato negli annali dell’horror – ma Viale del Tramonto è ben più radicato nel genere - con particolare riferimento alla sequenza del delirio notturno, oggi non poco invecchiata. L’inabissarsi dell’ottimo Ray Milland, centellinato al minuto, è capace di produrre saturazioni d’angoscia che non si liberano nemmeno nel finale forzatamente lieto: la… leggi tutto
Capablanca, Alekhine, Botvinnik, Petrosyan, Spasskij, Fisher, Karpov, Kasparov, Anand, HAL 9000, IBM Deep Blue… E, adesso, Elizabeth Harmon.
Mentre, nel frattempo, scorrono la Guerra Fredda (comunisti ovunque,…
Convergenze parallele. “Si tratta di una coincidenza che esercita comunque un certo fascino sulla mia coscienza.” Elaborazione del lutto. Ricerca di riscatto nel tentativo di porre rimedio…
Non mi aspettavo molto dalla visione di questa pellicola del grande Billy Wilder (nonostante sino ad ora il regista non mi abbia mai regalato film che vadano al di sotto dell'ottimo per il sottoscritto, tranne per Quando Moglie in Vacanza che considero parzialmente deludente), e l'ho visto principalmente perchè era un film di questo gigante del cinema (di cui sto…
Nel lontano 1945,quando le campagne di sensibilizzazione contro l'alcol non erano nemmeno in embrione, si era da poco usciti dal proibizionismo,questo film fu un riuscito e coraggioso documento di denuncia, contro una delle piaghe peggiori che affliggeva e affligge l'umanità,l'alcolismo che peraltro continua ancora oggi, più di prima a mietere vittime e a diffondersi nei…
Alcuni dei miei film preferiti, quelli che mi vengono in mente sul momento. Certamente non tutti. Come dicevo per gli attori e registi, dai film elencati si capiscono bene i miei gusti.
Un dramma quotidiano che vivono molte persone, anche in Italia. Direi che il film dice quasi tutto quello che di potrebbe, ma forse in maniera un po' troppo semplicistica, dimenticando quanta violenza, spesso familiare, si nasconde dietro queste situazioni.
Una vera e propria piaga sociale.
Il film in se non è male anche se sente comunque il peso degli anni. Curiosa…
Decine, in Splendor, sono i riferimenti ad altre pellicole, attraverso locandine, citazioni, frasi, sequenze, etc...
In questa playlist raccolgo i film omaggiati da Scola, ordinandoli per data di distribuzione. Come…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Incubo metropolitano. Strade oblique, in cui la luce ferisce lo sguardo. Trascinarsi per quelle strade, la macchina da scrivere sotto il braccio, alla ricerca di un negozio di pegni. Il bisogno di soldi. Il bisogno di alcol.
La dipendenza costruisce i suoi circoli, la ruota gira senza un inizio e una fine, giorno e notte perdono di importanza. Riempire il bicchiere. Svuotare.
…
John Lennon chiamò “my lost weekend” il periodo di separazione da Yoko Ono e questo la dice lunga sull’incisività di questo film sulla cultura americana. Espansione ma anche ripiegamento nei codici del noir dopo il capolavoro iconico La fiamma del peccato, è un’alienata indagine sul dolore che segna un’altra importante tappa nell’adesione…
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Commenti (8) vedi tutti
Ottimo film di Wilder, indicato a chi "beve troppo"
leggi la recensione completa di Furetto60Quando si è attaccati al grado... alcolico.
leggi la recensione completa di BradyGlou, glou, glou, glou, glou …
commento di michelUn gran bel film su una tematica non semplice per l'epoca.
commento di florentia violastupendo
commento di bocchan8,5
commento di incallitoduro, coraggioso (per l'epoca). fa riflettere non poco e affronta un problema che assale molte persone e che è sempre presente anche nel mondo d'oggi.
commento di carpaEcco un altro capolavoro del grandissimo Wilder. Inquietante, disturbante, originale. Raccapricciante la sequenza del sogno. Ray Milland offre un'interpretazione a dir poco magistrale.
commento di valien88