Regia di Jane Campion vedi scheda film
Spedita con figlioletta al seguito nella remota Nuova Zelanda dell'800, per un matrimonio senza amore con il proprietario terriero Stewart, la giovane e muta Ada colpisce a tal punto il selvatico Baines, che questi si offre di restituirle un po' alla volta il suo amato pianoforte, purché lei gli si conceda progressivamente. Quello che all'inizio sembrava essere un odioso ricatto sessuale, si trasforma ben presto in una dipendenza reciproca, fino a suscitare le ire del legittimo marito. Uno dei film più celebrati (e sopravvalutati) degli anni '90, pluripremiato con Palma d'Oro a Cannes e ben tre Oscar, ad oggi meggior successo della neozelandese Jane Campion, "Lezioni di piano" è un cupo melodramma amoroso con blande velleità erotiche che, probabilmente, deve il suo grande riscontro di pubblico e critica soprattutto alla straordinaria prova dei protagonisti (indimenticabile Holly Hunter) e alla splendida colonna sonora di Michael Nyman. La magnificenza della confezione, però, non impedisce alla pellicola di essere anche lentissima, pesante e a tratti piuttosto noiosa, adatta soprattutto ad un pubblico femminile che meglio potrà apprezzare i (condivisibili) contenuti femministi di liberazione sessuale e sentimentale di una donna dell'800 oppressa da una ingombrante tutela maritale. Un discreto film, probabilmente non il capolavoro che per anni tutti hanno dipinto, per quanto mi riguarda tre stelle.
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