Regia di Sergej M. Ejzenstejn vedi scheda film
il primo film di Eisenstein e' in bilico fra tradizione narrativa e sperimentalismo linguistico. Montaggio frenetico, uso dello spazio decisamente in anticipo sui tempi, sequenze di forte impatto epico, ma anche momenti di fiacca (specie nella seconda parte). Le metafore ci sono, anche se l'impianto generale dell'opera e' in gran parte realistico. Caso raro di film i cui protagonisti non sono individui ma classi sociali: l'intero universo della societa' capitalista (e di quella comunista degli anni a seguire) e' rappresentato con efficacia e con venature grottesche (i sicari dei padroni sono a tratti esileranti)
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