In una fabbrica della Russia zarista il suicidio di un operaio ingiustamente punito provoca lo sciopero dei suoi compagni, già in subbuglio per le durissime condizioni di lavoro e l'esiguità dei salari. I padroni non trattano, gli scioperanti impegnano o vendono i loro miseri averi, la polizia tenta in ogni modo di rompere il fronte dei lavoratori. Alla fine avviene un massacro di uomini, donne, bambini. È la prima regia di S. M. Ejzenstejn: innovativa, epica, di grande impatto figurativo. Autentica protagonista è la massa, il lavoro sperimentale sul montaggio è agli inizi ma già preannuncia i capolavori successivi.
Davvero senza parole. E non perché è un film muto, ma perché non bastano le parole a descrivere questo capolavoro assoluto e modernissimo, geniale, ma anche estremamente vero e crudo. Inquietante quanto sia attuale. Voto 10!!!
Fumo nero dalle ciminiere delle fabbriche, catena di montaggio, le ombre dei lavoratori che discutono, tutto è calmo ma
Riflessi nelle pozzanghere, le grandi ruote meccaniche che girano, linee architettoniche che ritagliano lo spazio dell’inquadratura, grassi padroni fumano sigari seduti dietro le loro scrivanie, furia, primi piani di volti scimmieschi, agenti infiltrati e… leggi tutto
film che pensavo una pallosita' enorme (come molti films russi),ma che ha nell'insieme un'interessante sviluppo e si fa abbastanza tranquillamente guardare.certo,ci sono dei pezzi un po' noiosetti ma si puo' tranquillamente sorvolarci sopra.voto.6.5. leggi tutto
FESTA DELLA SCHIAVITU' (EHM, DEL LAVORO)
Una festa avversata da lorsignori
abituati a possedere e comandare
avvezzi ad aver dalla vita tutto a priori
incapacitati a…
1 MAGGIO, FESTA DEL LAVORO
O del lavoro svilito e del lavoratore annichilito
L'anno scorso scrivevo un post simile.
Haymarket Square – 1 maggio – festa dei lavoratori…
A.utomunito e A.mante delle Belle A.rti cercansi (A.stenersi perditempo: arricciatori di code di maiale, raddrizzatori di banane e vice-presidenti del… segue
Sciopero è l'opera più completa di quelle che ho visionato finora del grande maestro Eisenstein, che presenta un connubio perfetto tra qualità cinematografica, montaggio su tutto, drammaticità e violenza.
Il popolo è il protagonista anche in questa pellicola, sempre in movimento, sempre attivo nella lotta contro il padrone. Eisenstein ricrea una…
Con riferimento alla playlist pubblicata da harendt, io trovo che fra i titoli che meriterebbero maggiore visibilità ce ne sono tanti che magari non hanno moltissimi voti ma che -proprio per questo-…
Ricostruzione di uno sciopero conclusosi in un massacro; per non dimendicare gli orrori di cui è capace la società capitalistica, avverte l'ultima didascalia. Le prime attività clandestine, l'ingiustizia che fa scoppiare lo sciopero, il movimento che cresce malgrado le provocazioni di spie infiltrate, malgrado la fame, fino alla repressione, in un crescendo di…
Un bel gruppo di "Non Profeti in Patria", si direbbe. C'è Samuel Fuller, che si ritrova fianco a fianco con Jean-Luc Godard dopo i loro trascorsi agli albori della Nouvelle Vague (e la lista di Fuller ne porta…
Fumo nero dalle ciminiere delle fabbriche, catena di montaggio, le ombre dei lavoratori che discutono, tutto è calmo ma
Riflessi nelle pozzanghere, le grandi ruote meccaniche che girano, linee architettoniche che ritagliano lo spazio dell’inquadratura, grassi padroni fumano sigari seduti dietro le loro scrivanie, furia, primi piani di volti scimmieschi, agenti infiltrati e…
In "Full Monty" sono costretti a spogliarsi. In "Tootsie" a cambiare sesso. In "Risorse umane" i figli che hanno studiato si ritrovano a dover licenziare i padri che si sono svenati per farli studiare. In "Tutta la…
New York, 5 settembre 1882. Molti storici fanno riferimento a questa data come la prima vera manifestazione popolare che rivendicasse i diritti dei lavoratori. Solo in seguito, la data scelta per l'annuale ricorrenza…
Il suicidio di un operaio falsamente accusato del furto di un micrometro è la scintilla che innesca uno sciopero, duramente represso dalla polizia. Come poi ne La corazzata Potemkin, Ejzenstejn racconta la rivoluzione allo stato sorgivo: parte da una premessa ideologica (una frase di Lenin che inneggia all’organizzazione del proletariato), descrive l’insoddisfazione degli operai per le dure…
Il primo lungometraggio di Ejzenstejn è il suo film più propriamente rivoluzionario, sia nel contenuto che nella forma, la quale rinuncia a narrare una trama lineare, per concentrarsi sulle masse, con personaggi fortemente tipizzati ma non caratterizzati.
Probabilmente lo stesso regista riconobbe la difficoltà di raccontare uno sciopero che nasce puramente sul piano dei…
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Commenti (4) vedi tutti
Davvero senza parole. E non perché è un film muto, ma perché non bastano le parole a descrivere questo capolavoro assoluto e modernissimo, geniale, ma anche estremamente vero e crudo. Inquietante quanto sia attuale. Voto 10!!!
commento di BradyGrande Ejzenstejn. Un miliardo di geniali soluzioni visive e un montaggio da applauso.
commento di valien88caspita, non pensavo fosse così. mi aspettavo un mattone pesante da digerire invece…tanto di cappello
commento di Dr.LynchBellissimo. Stupende le musiche e grandi scene…Ce ne fossero così…
commento di antimes