Benché innocente, viene condannato ai lavori forzati, ma riesce a evadere. Fuori è però costretto a vivere nel crimine. Un capolavoro costruito con crudezza quasi documentaristica. Indimenticabile l'interpretazione di Paul Muni.
Capolavoro assoluto. La trama indicata qui sopra è troppo semplicistica: in realtà, tra una evasione e l'altra, il protagonista riesce sotto falso nome a diventare un ingegnere famoso, ma una donna ricattatrice che aveva sposato controvoglia lo tradirà.
Straordinario film di denuncia delle condizioni disumani della carceri statunitensi degli anni '30 (solo?), dall'eccellente tenuta narrativa, con un grande Paul Muni e un finale che rimane impresso nella mente e nel cuore.
Quest’opera, all’uscita, scosse delle polemiche riguardanti la legittimità del sistema legale statunitense durante la Depressione, e mise sotto gli occhi di tutti la straziante verità di una giurisdizione scorretta, capace di lasciare dietro le sbarre un onesto cittadino senza prove certe o affidandosi ad un criterio tangibilmente sopra le… leggi tutto
Nonostante non si possa classificare come un tipico film gangsteristico pre-noir, Io sono un evaso viene, molto spesso, poeticamente accostato dalla critica, ai pilastri degli anni '30 di questo genere.
Parliamo di capolavori come Scarface (1932) di Howard Hawks, Nemico Pubblico (The Public Enemy - 1931) di William A. Wellman, I ruggenti anni venti (The Roaring Twenties - 1939) di Raoul Walsh…
Come dicevo il primo maggio dello scorso anno presentando la prima selezione, non si tratta sempre di CAPOLAVORI con la lettera maiuscola, cioè riconosciuti tali a furor di popolo (e/o di…
Un Paul Muni monumentale, ci fece dono di una performance tuttora straordinaria per il suo agghiacciante realismo, in anticipo di 20 anni circa sui miti dell'Actors Studio. In questo lavoro Mervyn LeRoy, regista un anno prima del piu' famoso "Piccolo Cesare", cerco' di sensibilizzare l'opinione pubblica sull'inefficienza del sistema giuridico (che condannava ai lavori forzati anche i crimini…
Mancanti:
- Nijûshi no hitomi (1954)
- It Always Rains on Sunday (1947)
- Went the Day Well? (1942)
- Me and My Gal (1932)
- Gardiens de phare (1929)
- The Blue Bird (1918)
Quest’opera, all’uscita, scosse delle polemiche riguardanti la legittimità del sistema legale statunitense durante la Depressione, e mise sotto gli occhi di tutti la straziante verità di una giurisdizione scorretta, capace di lasciare dietro le sbarre un onesto cittadino senza prove certe o affidandosi ad un criterio tangibilmente sopra le…
Per un terribile equivoco, un giovane viene arrestato e e condannato a una lunga pena detentiva da scontare ai lavori forzati. Riuscito a scappare, inizia una nuova vita, nascondendo la precedente identità, e trova il successo professionale e la ricchezza, ma il passato tornerà a perseguitarlo e la giustizia a perseguirlo. Classico film dell'uomo contro il sistema, o del sistema…
Impietosa descrizione delle Americhe (ogni Stato dell’Unione sembra un mondo a sé) del post Prima Guerra Mondiale: emergono la superficialità della giustizia, la crudeltà degli istituti di pena, la miseria della Depressione (si vedano le croci di guerra al monte dei pegni), la difficoltà di farsi strada nella terra delle libertà. A questo si aggiunge…
Straordinario film della Hollywood dei tempi d'oro, ancora modernissimo, nonostante i quasi ottant'anni.
Ritmo infernale, nessuna concessione mélo e un protagonista, Paul Muni, decisamente eccezionale.
Le due fughe filmate con grande perizia tecnica e indimenticabile la scena finale con l'evaso che, immerso nell'oscurità, alla domanda dell'amata: ''Come vivi?'', risponde…
LA SOGLIA
Il calvario di un uomo ingiustamente condannato per rapina, stritolato da un ingranaggio giudiziario arbitrario e feroce. È un film sull’individualismo, molto critico nei confronti delle istituzioni di cui condanna le possibili derive. “Io sono un evaso” racconta l’inferno carcerario con un realismo non usuale e senza bisogno di calcare la mano si…
Un appassionato capolavoro di crudo realismo, in perfetto equilibrio tra dramma carcerario e denuncia sociale, tratto dagli scritti autobiografici di Robert E. Burns: sorretto da una regia di vibrante efficacia espressiva e squisita raffinatezza formale (splendida la fotografia di Sol Polito), teso ed implacabile nell'andamento della narrazione, evita…
il capostipite del genere Prison Movie, enon solo per films americani, ma della cinematografia in genere; ha tutti i germi che poi si svilupperanno in varie altre situazioni cinematografiche. Siamo nei lontanissimi anni 1932, eppure il film, a parte qualche sentimentale, è modernissimo ed in più deriva dal momento milgiore del cinema muto, puntando su una…
Un altro luogo che identifica un "sottogenere" ma che ha animato, e non certo solo come location, anche tanto cinema non necessariamente di "guardie e ladri": cinema sociale, soprattutto, ma anche qualche commedia e…
Tornato dalla prima guerra mondiale con grandi ambizioni, un uomo abbandona l’impiego che aveva e va in cerca di fortuna. Finisce quasi subito a fare il barbone, poi rimane coinvolto senza colpa in una rapina finita col morto e viene condannato a dieci anni di lavoro forzati. Riesce a evadere, e questa volta gli va meglio: passo dopo passo si fa una posizione nel campo dell’edilizia,…
Grande film di LeRoy, un perfetto mixdi noir, dramma e denuncia sociale. L'uomo imprigionato nella sua cella, prima piccola e con le sbarre in un tetro penitenziario e poi sempre più grande fino ad arrivare alle dimensioni della vita stessa. Dalla prigione di se stessi non si esce.
Da brividi gli ultimi fotogrammi, pazzia e dramma purissimi.
Amarissimo pamphlet anticarcerario di rara intensità, un'oasi nella cinematografia dell'epoca. Analogico e vorticoso, nemmeno fosse un film del miglior Fritz Lang, è un invito universale a non cedere alle garanzie "verba volant" delle istituzioni e a non basare il proprio destino sui compromessi. Gli ufficiali armati non sono più semplici macchiette come lo erano nelle comiche di Mack…
E' un film di grande impatto, che incatena fin da subito lo spettatore, il quale finisce per partecipare emotivamente alle sorti del protagonista. E' tratto da un romanzo autobiografico. La narrazione è molto veloce e compressa, poiché racconta in neanche un ora e mezza diversi anni della vita del protagonista, con tutte le vicissitudini che ebbe. Rimane impressa la rappresentazione dei campi…
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Capolavoro assoluto. La trama indicata qui sopra è troppo semplicistica: in realtà, tra una evasione e l'altra, il protagonista riesce sotto falso nome a diventare un ingegnere famoso, ma una donna ricattatrice che aveva sposato controvoglia lo tradirà.
commento di Utente rimosso (ManuelaYT)Straordinario film di denuncia delle condizioni disumani della carceri statunitensi degli anni '30 (solo?), dall'eccellente tenuta narrativa, con un grande Paul Muni e un finale che rimane impresso nella mente e nel cuore.
commento di HarryLime