Regia di Patricia Birch vedi scheda film
Il sequel di "Grease" è un film orripilante sotto tutti i punti di vista: l'idea di base è quella di invertire la personalità dei due personaggi principali che furoreggiavano nel suo ben più riuscito predecessore dove Travolta era il bullo imbrillantinato che faceva breccia nel cuore della precisina Newton John, qui invece è il legnosissimo secchione Caulfield che vuol far colpo sulla pink lady Pfeiffer ma invece di mantenere lo schema dell'altro film gli sceneggiatori hanno avuto la brillante idea di far assumere all'inguardabile protagonista una doppia identità, così che la Pfeiffer fa lingua in bocca con un tizio che porta costantemente il casco e gli occhialoni da motociclista.
Questi presupposti fanno assumemere al film dei toni di inverosimiglianza imperdonabile anche in un genere già di per se inverosimile come il musical: immaginate di uscire con una ragazza ambita da tutti, la portate al cinema e non togliete mai il casco e gli occhialoni, idem quando ci andate a letto isnieme, una sventola come Michelle credo protesterebbe un tantino considerandovi un complessato demente.
Se nell'altro film le canzoni erano bellissime, travolgenti e memorizzabili al primo ascolto qui sono bruttissime e dimenticabili al primo ascolto.
La pessima riuscita di questo film è certificata anche da un evidente rimpasto della sceneggiatura che riesumava un unico personaggio importante del suo predecessore, quello di Frenchy interpretata da Didi Conn, ma in definitiva la vediamo apparire senza continuità in scene di raccordo a dimostrazione che la regista ha commesso due errori in uno: non ha scelto ne di eliminare il personaggio tagliando tutte le scene in cui era presente ne di renderlo un elemento importante ai fini della storia confinandolo a qualche comparsata insignificante.
Non è solo uno dei musical più brutti mai fatti, non è solo uno dei sequel più brutti mai prodotti ma compete per essere uno dei film più brutti mai realizzati.
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