Regia di Martin Brest vedi scheda film
Remake non all'altezza dell'originale
Remake americano del capolavoro di Risi,"Profumo di donna".Il regista ha compiuto un'operazione azzardata e inutile.Non era facile riproporre la storia del film del 1974, riveduta e corretta,in salsa yankee e infatti non ci riesce.Il paragone è improponibile.Questa versione in cui il ruolo che fu di Gassman è affidato e svolto peraltro con molta professionalità da Al Pacino, stravolge completamente l'originale.In questa storia,il colonnello cieco,ma maturo e scafato, oltre che cinico, impartisce lezioni di vita all'allievo onesto,ma ingenuo e inesperto ,che però riesce a mettere sapientemente a frutto e gli consente di affrontare con successo, commilitoni scaltri e scorretti.Nella vecchia proposizione,il rapporto tra l'ufficiale e il suo attendente era asimettrico,senza spiragli di comunicabilità ,solo due diverse solitudini che si scontravano, senza mai incontrarsi,a fronte della caustica disperazione esistenziale di un uomo distrutto dall'invalidità,il giovane Momo non sapeva reagire o rispondere,semplicemente non capiva e si lasciava passivamente travolgere dagli eventi ,sperando solo che la maladetta naia finisse presto.
Passaggio interessante , il pranzo del giorno del ringraziamento,con parenti poco "affettuosi" dialoghi taglienti e perfidi.
Al Pacino per questa interpretazione ha vinto un oscar meritatissimo,tuttavia non uno dei cineasti presenti alla premiazione ha citato l'indimenticabile Risi e il grande Gassman.
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