Regia di William Friedkin vedi scheda film
Friedkin riporta il demonio nell’ambiente domestico ricco-borghese, quello delle sereni villette californiane (sebbene la provenienza diabolica sia londinese, come ne L’Esorcista).
Giocando con temi iconici della letteratura gotica quali la notte, il lupo e il gufo, permea la storia di un’atmosfera decisamente sovrannaturale, riuscendo a confezionare un horror affascinante anche con una sceneggiatura, di suo, abbastanza insignificante, ammiccando più allo slasher di Tobe Hooper e Wes Craven, che ai precursori del new horror quali Rosemery’s baby di Polansky (con cui condivide il sogetto del neonato predistanato) .
Step piuttosto trascurabile della carriera di Friedkin, che, dal canto suo, riesce comunque a sorprendere con una produzione da b-movie, pur restando ad anni luce dai suoi più celebri capolavori.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta