Regia di Alessandro Benvenuti vedi scheda film
Alessandro Benvenuti, Athina Cenci e Francesco Nuti costituivano allora un particolare trio comico e si chiamavano I Giancattivi, i quali non ricorrevano, come verrebbe facile pensare a causa delle loro origini toscane, a una comicità greve e "bischereggiante", ma al contrario si distinguevano per i loro toni surrealistici e per la costruzione di situazioni che, pur prive di senso, riuscivano perlomeno a far sorridere.
" 'ndo' ttu vai te ora?"
" 'ndo' vo io ora?...A ovest di Paperino."
" 'ndo'?!"
" Ha' presente Paperino? Eh...! A ovest!"
Paperino è una frazione di Prato, per la cronaca, e questo scambio di battute fra Nuti e Benvenuti è uno dei tanti dialoghi surreali del film di cui si rende protagonista anche la brava e sfortunata Athina Cenci.
I protagonisti sono un giovane disoccupato con una mamma oppressiva, uno speaker della radio un po' vagabondo e una strana pittrice, in antipatia col resto del palazzo dove abita e che sogna, prima o poi, di trovare un principe azzurro che si materializzi da un nugolo di piccioni; i tre si incontrano e si conoscono per caso e passano insieme una strana giornata, mettendo a nudo le loro insicurezze e la loro solitudine tipiche dei trentenni della periferia fra Prato e Firenze.
I Giancattivi si rivelano davvero bravi, anche se forse meno adatti al cinema, e i loro tipi di comicità si compensano bene a vicenda, dando anche spazio a diversi camei simpatici: il napoletano Franco Javarone, Novello Novelli, Paolo Hendel, Paolo Pieri (il "buho" di una famosa scena di Berlinguer ti voglio bene).
Una commedia carina, "diversa", non male. *** e 1/2
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