Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Ferreri è stato maestro di irriverenza, dissacrante come pochi, e forse ne "La donna scimmia" mostra ancor più che in altre pellicole questa capacità di unire commedia e parodia a volte feroce. Non è un caso che il produttore Ponti, per l'uscita del film in Francia, abbia dovuto "edulcorare" il finale con una versione più buonista e rassicurante. Ottimi i due protagonisti, un Tognazzi in stato di grazia affiancato da una Girardot che riesce nella non facile parte di sacrificare, quasi ridicolizzandola, buona parte della sua femminilità trasformandosi in una donna mostruosa che però, un passo alla volta, ritrova un'inattesa capacità di diventare non più un fenomeno da baraccone ma una moglie e madre pienamente legittimata.
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