Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Un film coraggioso su un argomento volutamente sgradevole, per quanto parzialmente ispirato ad una storia vera, trattato da Ferreri con toni grotteschi ma, a tratti, anche piuttosto drammatici. Un film sostanzialmente onesto, senza inutili concessioni al gusto morboso o facili spettacolarizzazioni della materia narrativa. Buona parte della riuscita è dovuta alla coppia Tognazzi-Girardot, ammirevoli nel restituirci, rispettivamente, la mostruosità morale dello sfruttatore Antonio Focaccia e la mostruosità soltanto apparente della donna scimmia, sotto la quale si cela un temperamento candido e sincero. Ferreri ne fa una specie di parodia del Neorealismo de "La strada" di Fellini, con una colonna sonora di notevole spicco di Teo Usuelli che sarà un suo frequente collaboratore anche nei film successivi. Tuttavia, devo ammettere che, pur con tutte le notazioni positive finora espresse, non riesco a trovare il film un capolavoro (come fa ad esempio Morandini, grande ammiratore di Ferreri): la denuncia di Ferreri colpisce nel segno ma sembra non avere la carica di universalità che possiedono le opere degli autori più grandi, forse per un eccesso di amarezza e di risentimento da parte dell'autore. Comunque uno dei film più cattivi che si siano visti nel cinema italiano, quanto di più lontano dal patetismo strappalacrime su un argomento che si prestava a un simile trattamento.
voto 8/10
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