Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
anche se non amo alla follia il cinema di Ferreri non ho potuto fare a meno di innamorarmi di questo film che ,pur essendo lontano nel tempo,è di un'attualita'sconvolgente per i temi che tratta.Innanzittutto tratta la spettacolarizzazione di una qualsiasi anomalia:il protagonista trova questo singolare esemplare di donna irsutissima in un convento e per un pugno di spicciolie se la porta via al fine di organizzare uno spettacolo dal vero e fare quintalate di soldi,arrivando anche a sposarsela.Io ci ho visto una gustosa anticipazione dello squallore che regna sugli schermi odierni ormai paralizzati dall'ingolfamento di reality show.A mio parere c'è anche un attacco alla scienza medica per cui tutto diventa oggetto di studio e di scambio a scapito anche della vita del paziente.E infine il cinismo:una censura stupida e troglodita fece passare un altro finale buonista.Il finale invece con Tognazzi che reclama il corpo della moglie e il corpicino del figlio col solo fine di esporli per fare altri soldi è un finale di cinismo e cattiveria inarrivabili.Nell'Italietta del boom economico mentre Risi dava la sua versione del miracolo economico italiano Ferreri armava un obice contro tutti i benpensanti e sparava la sua personalissima visione dell'arricchimento del popolo italiano:arricchimento fatto a scapito dei piu'deboli.Il personaggio di Tognazzi pur derivando dalle migliori interpretazioni della commedia all'italiana è di meschinita'unica,la Girardot invece dimostra di essere di sensibilita'straordinaria.Un film da rivedere e rivalutare ampiamente
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