Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Torbida storia di sesso e morte
Ritornano in questo film i temi, o forse sarebbe meglio dire, le ossessioni del regista.Il cibo e il sesso.Torbida storia passionale tra un modesto impiegato comunale,Paolo, divorziato con due figli, un inespressivo Castellitto,che la sera arrotonda suonando al piano-bar e una procace e burrosa Francesca, alias Dellera,altrettanto incolore, reduce da una relazione con un guru indiano.Si recano nella casa al mare di lui e li non fanno altro che sesso.Quando lei stanca comunica l'intenzione di andarsene,lui la uccide,la seziona e la conserva nel congelatore,mangiandosela, un pezzettino per volta.
I commenti su questo strampalato film sono lusinghieri, è stato osannato dalla critica e ha avuto anche un buon riscontro di pubblico.Lecito chiedersi i motivi di un successo che non sembrerebbe giustificato per un film così bizzarro e peraltro anche noioso.
Probabilmente è stato premiato il gusto per il paradosso che coltivava Ferreri,inventando situazioni surreali e con una forte valenza erotica.L'atto di cannibalismo di Paolo, sarebbe il suo estremo ,grottesco e necrofilo,modo di perpetuare l'amore con Francesca.Dellera non è una grande attrice,tuttavia possiede una femminilità intensa e la sua opulenza evoca, pensieri di sesso vorace e di avidità di cibo.
Film decisamente, sopravvalutato.
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