Regia di Marco Ferreri vedi scheda film
Mentre stavo guardando questo film mi chiedevo in continuazione perchè Ferreri non si fosse accorto,visionando i giornalieri,della recitazione cagnesca della Dellera.Poi l'illuminazione.La Dellera viene usata come una bambola gonfiabile di carne siliconata,il simbolo di un essere di sesso femminile che oltre al proprio corpo conseziente non può dare nulla altro.Tra l'impiegato stravagante pianista a tempo perso e questo ammasso di curve al silicone non ci può essere altra comunicazione che quella sessuale.Siamo dalle parti dell'estremizzazione del concetto espresso in L'ultima donna(e si arriva al suo ribaltamento speculare),siamo sulla stessa lunghezza d'onda de L'impero dei sensi di Nagisa Oshima e perchè no,l'accoppiata cibo-sesso richiama in modo forte forse il film più famoso di Ferreri,La grande abbuffata.Il sesso come sola forma di unione e di comunicazione.Amplessi furiosi si susseguono in una casa il cui centro di gravità è rappresentato dal talamo dove ,grazie a tecniche orientali lui riesce a essere sempre pronto all'accoppiamento.O quasi.La carne rappresenta uno stato di regressione mentale al puro istinto animale,le convenzioni sociali perdono del tutto il loro significato inibitorio,la libertà è totale come anche l'assoggettare il proprio comportamento sessuale all'azione degli ormoni.E l'accoppiarsi addirittura dentro la cuccia del cane è testimonianza lampante di quato appena detto:è una sorta di simbolo dell'avvicinamento ulteriore tra mondo umano e mondo animale.Forse Ferreri mette troppa carne al fuoco,allestisce una sorta di bignamino delle sue ossessioni personali e delle sue tematiche preferite,trova perfetta complice nella donna/oggetto intepretata dalla Dellera che ha l'espressività più dell'oggetto che della donna.E proprio per questo suo essere semplicemente scorciatoia per l'appagamento sessuale è perfetta nella sua recitazione guittesca,con gli occhi spalancati e le labbra leggermente socchiuse quasi a voler simulare un barlume di intelligenza che passi per quella testona di riccioli castani.La carne è un film giocato su situazioni paradossali,un po'meccanico nel suo incedere e anche a tratti prevedibile.Non il migliore film di Ferreri ma quel finale sulla spiaggia è forse una delle sue sequenze più belle....
ha fatto di meglio
molto bravo
una bambola siliconata
parte di secondo piano
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta