Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Bisognerebbe sempre distinguere la materia trattata dalle intenzioni degli autori. Detto da uno che non è certo un ammiratore di questo tipo di cinema, i fratelli Vanzina sono tra i pochi ad avere tentato, in qualche occasione, non dico analisi sociologica o critica politica, ma una (blanda) satira di costume. Ed in fondo è questa la funzione della commedia, che vorrebbe farsi erede del nostro cinema degli anni Sessanta (la "commedia all'italiana", insomma). Ed è certo che spesso si scade nella macchietta, resa esplicita dal finale disvelamento dei soprannomi (Al Cafone, Frullato di brutta, Momenti di boria ecc.), ma il film funziona come contraltare romano del milanese Yuppies, concentrato del peggio del peggio degli anni Ottanta. Secondo me è comunque strepitoso Guido Nicheli e molto comica la scenetta del gioco di società sui personaggi famosi.
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