Regia di Howard Franklin vedi scheda film
Un fotografo free lance, per amore del lavoro, si destreggia fra bande criminali e polizia corrotta: il suo obiettivo è arrivare sul posto sempre un po’ prima dei concorrenti, e per ottenerlo è disposto anche a scendere a compromessi abominevoli. Lussureggiante rivisitazione del noir anni ’40, con in più l’effetto straniante di vedere un piccoletto sgraziato come Joe Pesci in un ruolo che a suo tempo sarebbe toccato a Bogart o a Mitchum: un tizio desolatamente solo, che guarda con invidia le coppie di innamorati e non potrebbe mai neanche lontanamente pensare di provarci con Barbara Hershey (e invece…) ma che alla fine ottiene il suo trionfo, sia pure amaro come prescrivono le regole del genere. Più sottilmente, il film è anche una riflessione sulla verità delle immagini, sulla neutralità dello sguardo e sull’etica professionale: certe foto grondano lacrime e sangue non solo dal soggetto che ritraggono, ma anche dall’uomo che stava dietro l’obiettivo.
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