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Bordella

Regia di Pupi Avati vedi scheda film

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La recensione su Bordella

di Baliverna
6 stelle

Molto originale questo film. Ha un umorismo e un'ironia, come pure un surrealismo, di uno stampo strano, propri solo di Avati (prima maniera). Da dove gli saranno venute certe idee: la mamma ammiraglio, la cassa da morto incastrata sulle scale per giorni, la visita della polizia al bordello, il tipo misterioso imbalsamato come una mummia. E poi quella passerella di personaggi bizzarri al limite dell'assurdo... E' una storia di uomini che si prostituiscono, deviazioni sessuali, case d'appuntamento, missioni internazionali di prosituzione... Si vede anche qualche nudo. Eppure il film evita sempre la volgarità tipica di tanto cinema italiano anni 70. La ragione potrebbe essere che il discorso su sesso e prostituzione non punta all'erotismo e a stuzzicare il pubblico maschile, ma è funzionale allo sbeffeggiamento del governo USA, e all'ironizzare sui suoi metodi di finanziamento e sulle attività più o meno sporche gestite in giro per il mondo. Il motivo per il quale il film fu ritirato dalle sale non è certamente la volgarità e il sesso - dell'uno e dell'altro si trova un oceano in molti film coevi non colpiti dalla censura - ma proprio le sue esplicite e pesanti allusioni politiche. Sorprendente anche la presenza di episodi da musical, specie quello interpretato da un giovanissimo Cristian De Sica, che si sarebbe molto buttato via in seguito. Qui rifà papà Vittorio in certi suoi ruoli del saputone in realtà ignorante. Molto gustosa pure la scena del balletto dei tre uomini nel bordello.

Certe idee sono un po' tirate per i capelli (come il mulo parlante) e non proprio divertenti; a tre quarti di film c'è poi secondo me un momento di relativa stanca. Non tutto perfetto quindi, ma il film va comunque guardato e apprezzato per quanto ha di buono, per la sua originalità, per quella sua stranezza, cioè, da assaporare e studiare. PS Al Lettieri aveva interpretato lo spietato vendicatore (!) di "Getaway" di Pekinpah.

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