Regia di Peter Godfrey vedi scheda film
Non è che mi abbia convinto molto. Hanno ragione i due commenti che hanno messo in risalto la scena dell'entrata di Bogart dalla finestra a mò di Dracula, notevole, per il resto la storia procede in modo prevedibile (se il film di Hitch è precedente, certo l'idea del bicchiere di latte forse andava modificata, altrimenti è plagio) anche se ben raccontata. A me, sinceramente, Bogart pittore schizzato non mi è parso molto credibile. I tre quadri che, in tutto, si vedono, non sono esattamente una meraviglia (ma non trovavano niente di meglio i produttori? o volevano risparmiare facendoseli fare da pittori tipo Via Margutta?) e non giustificano assolutamente qualsiasi pretesa artistica del protagonista. Ma siamo nella finzione cinematografica, passi, quello che non va, a parer mio, è proprio Bogart. Non ce lo vedo nel ruolo dell'artista sofferente psichico, i passaggi espressivi sono un tantino forzati, non gli vengono un granchè. Tanto più vestito col solito impermeabile del duro che guarda il mondo dall'alto del suo scetticismo esistenziale. Fuori ruolo, per me. Ma devo riconoscere che l'attore, che ormai sto vedendo in tutti i suoi film, continua a non farmi impazzire e resta un mito poco comprensibile.
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