Regia di Duccio Camerini vedi scheda film
a volte conviene vivere col ricordo di un film che tanto mi era piaciuto quando l'avevo visto ai tempi della lira. questo film di camerini non ha superato bene l'esame del tempo, o forse più semplcemente sono cambiato io o vallo a sapere cos'altro. questa unione di solitudini in una torrida notte d'estate romana con rimembranze un pò almodovariane dove si vorrebbe trasformare un magnaccia di puttane e puttani in un macchiettone che non farebbe paura in una sfilata di carri di carnevale, alla fine è carina ma niente più. una cosetta che non sfigurerebbe come pilot di una serie televisiva, ma che come lungometraggio da cinema lascia un pò così, col sorrisetto e niente più. anche la sandrelli me la ricordo molto più incisiva, mentre alla fine fa più bella figura l'attore che interpreta il travestito gino, puttana per dovere ma non d'elezione. e quindi tra equivoci e intenti di vendetta finiti male, finisce che il professore protagonista del film che si è innamorato del corpo della sandrelli e della voce di gino, se li porta entrambi in vacanza all'insegna di una famigliona allargata dove prima o poi si arriverà a mazzate o per lo meno a scelte obbligate visto che la sandrelli non apprezza le orge e gino cerca l'amore verboso. odiosissima, invasiva e perennemente presente la scadente colonna sonora da attesa telefonica.
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