Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
I due guitti di terza categoria Tom e Jerry entrano di soppiatto nella villa di una star americana ( senza mai nominarlo, è Sylvester Stallone, all'epoca divo numero 1 al botteghino) e inavvertitamente con una mitragliatrice (!) di casa lo mandano quasi al camposanto: comincia una fuga che li vedrà travestirsi da donna, con gli equivoci e gli imbarazzi del caso. Soprattutto se un vecchio boss prende una cantonata per uno dei due.... Al terzo film diretto, Enrico Oldoini mette su una sorta di versione aglio e olio di "A qualcuno piace caldo", così sfacciatamente da citarlo con un paio di battute del celebre finale, e mostrandone il Vhs: doveva esserci Massimo Boldi, e non Lino Banfi, a dividere cartellone e film con Christian De Sica, ma problemi contrattuali e di tempo portarono invece il comico pugliese a confrontarsi con il futuro re dei cinepanettoni. A proprio agio con vestiti femminili e movenze da signora, Banfi e De Sica sembrano abbastanza compatibili, il guaio è il copione: occasioni di divertimento rarissime, umorismo impalpabile o fuori fuoco, situazioni viste e straviste, e se il romano rifà i numeri di ballo e canto con l'entusiasmo che ci ha sempre messo, il meridionale, diciamolo, nella sua veste "ripulita", senza parolacce e accelerazioni, ha sempre funzionato poco. Infatti l'unica scena in cui risulta divertente, è la scenata in limousine all'amico. Fiacco e tendente alla monotonia, vede un caratterista di alto livello come Lionel Stander sprecarsi in un numero da mafioso intenerito da parodia stinta.
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