Regia di Enrico Oldoini vedi scheda film
Tentativo grossolano di emulare un cult del cinema americano: “A qualcuno piace caldo”, come se ce ne fosse bisogno, dimostrando per l’ennesima volta che nel nostro paese si è solo bravi a rielaborare le idee altrui copiando i grandi autori, senza avere ispirazioni proprie brillanti od originali.
La trama ha un incipit simile a quello del noto film di Billy Wilder: due amici si travestono da donna per sfuggire ai loro inseguitori, che in questo caso, però, non sono mafiosi, bensì poliziotti che hanno tutte le ragioni per voler acciuffarli, in quanto hanno commesso, seppur involontariamente, un omicidio.
A un certo punto arriva pure, come da copione, il signore danaroso che non si accorge che la “donna” di cui si è invaghito è un uomo, tant'è che è pronto a offrirgli il mondo.
Con i numeri musicali e i virtuosismi da soubrette di Christian De Sica si strizza l’occhio non solo alle esibizioni sul palcoscenico della Monroe, ma anche alla commedia-musical americana per eccellenza degli anni ’60.
La sceneggiatura è mediocre e a tratti dispersiva, con qualche momento di noia in cui l’attenzione cala, e di sicuro, il duetto De Sica-Banfi non è assolutamente paragonabile a quello di Curtis-Lemmon. La differenza è abissale soprattutto a livello stilistico, sebbene Banfi ispiri maggiore simpatia e trasudi più charme vestito da donna piuttosto che da uomo.
Nel complesso, il film è un pochino lento e prolisso, denso di banalità, perciò non riserva grandi sorprese. Di tanto in tanto si ridacchia perché il clima è burlesco – a cominciare dai nomi pensati per i protagonisti: Tom e Jerry! – e la messa in scena tutto sommato risulta simpatica, con qualche battuta divertente, però le interpretazioni sono scontate, frutto di una verve comica consunta, e poi, mancano estro e genialità nella storia.
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