Renato (Tognazzi) e Albin (Serrault), i due conviventi del Vizietto 1 e 2, hanno qualche difficoltà economica con il loro locale "La cage aux folles". Ma ecco che Albin riceve una ricca eredità da un zio defunto in Scozia. O, meglio, entrerà in possesso dell'enorme somma se si sposerà e avrà un erede. Mica semplice, date le... premesse. Vicissitudini assortite, poi tutto si aggiusta. "Un bel gioco dura poco". Lo sapevano i nostri saggi avi che ci hanno pure fatto un proverbio. "Chi troppo vuole, eccetera, eccetera". Insomma, la terza puntata del Vizietto è una povera cosa che non sta in piedi, non fa ridere e annoia soltanto.
Sette anni dopo il boom del primo film della serie,venne girato il secondo sequel delle baruffe di Renato e Albin,coppia gay di mezza età,gestori e proprietari del locale "La cage aux folles".Il regista non è più Edouard Molinaro,è Georges Lautner:e il cambio è avvertibile,soprattutto nei tempi non azzeccati del film,che azzarda un intreccio giallo,come già capitava nel secondo,ma con… leggi tutto
Le solite gag e le battutine scontate a base di ghettizzanti luoghi comuni sull'omosessualità maschile cominciano a diventare non solo ripetitive, ma proprio insipide. C'è poco da fare, quando un film arriva al terzo capitolo ormai si può parlare tranquillamente di telefilm. Nemmeno in questo caso, nonostante ahimè i protagonisti!, ci si salva dalla noia. Il finale, che deve forzatamente… leggi tutto
Serrault e Tognazzi sono in difficoltà economica ma il primo riceve una ricca eredità. L'unica condizione è sposarsi ed avere un figlio...
Penso sia inutile dire che questo terzo capitolo è il peggiore della trilogia. Non fa ridere praticamente mai ed arrancano persino i due protagonisti, che non sembrano a loro agio.
Le solite gag e le battutine scontate a base di ghettizzanti luoghi comuni sull'omosessualità maschile cominciano a diventare non solo ripetitive, ma proprio insipide. C'è poco da fare, quando un film arriva al terzo capitolo ormai si può parlare tranquillamente di telefilm. Nemmeno in questo caso, nonostante ahimè i protagonisti!, ci si salva dalla noia. Il finale, che deve forzatamente…
"Matrimonio con vizietto" risulta essere molto al di sotto dei 2 capitoli precedenti, purtroppo; però Tognazzi e Serrault sono sempre strepitosi, soprattutto il secondo. La saga, arrivata al terzo capitolo, però, evidenzia stanchezze e debolezze.
Sette anni dopo il boom del primo film della serie,venne girato il secondo sequel delle baruffe di Renato e Albin,coppia gay di mezza età,gestori e proprietari del locale "La cage aux folles".Il regista non è più Edouard Molinaro,è Georges Lautner:e il cambio è avvertibile,soprattutto nei tempi non azzeccati del film,che azzarda un intreccio giallo,come già capitava nel secondo,ma con…
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Commenti (4) vedi tutti
2 e 3 cosi cosi
commento di eros7378Il peggiore della trilogia.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiIl peggiore della serie.
commento di lonestarI ritmi da pochade del prototipo si annacquano in una comicità esangue e quasi televisiva.
commento di IGLI