Regia di Alberto Sordi vedi scheda film
In quattro episodi, un divertente apologo sulla pornografia in rapporto all'evoluzione dei gusti e delle abitudini sessuali degli italiani: Alberto Sordi (anche interprete e regista) e Rodolfo Sonego firmano, però, un'operina esile e discontinua, oltre che meno sferzante del solito, specie se confrontata con il precedente Finchè c'è guerra c'è speranza: gli intenti satirici e lo sguardo sarcastico, infatti, regalano poche punture di spillo e solo in un episodio, l'ultimo, con uno straordinario Philippe Noiret, il divertimento si colora di sfumature più argute. Ma la vitalità degli spunti umoristici perde spesso mordente e sconfina nelle derivazioni moralistiche tanto care al Sordi regista, finendo per smorzare il brio della narrazione e appesantirne il ritmo. E se la commedia riesce comunque a regalare qualche sonora risata (specie nell'episodio interpretato da Sordi) e a non annacquare nella farsa la brillantezza degli spunti di riflessione è merito del nutrito cast di protagonisti, da un'esilarante Rossana Di Lorenzo agli ottimi Cochi Ponzoni, Florinda Bolkan, Claudia Cardinale e Pino Colizzi.
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