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Il comune senso del pudore

Regia di Alberto Sordi vedi scheda film

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La recensione su Il comune senso del pudore

di scandoniano
6 stelle

Film a episodi con grande cast, ma pochissime idee… La regia di Sordi, se da un lato comporta la partecipazione di attori del calibro di Philippe Noiret e Claudia Cardinale, oltre che dello stesso Sordi, dall’altro, come accadrà anche prima e dopo questo “Il comune senso del pudore”, non conferisce linfa alle vicende. L’idea è buona: creare un film ad episodi attorno al tema della pornografia e del voyerismo, che però non rispetti il classico cliché degli episodi circoscritti in base a “variazioni sul tema”, ma piuttosto un film che ruoti attorno ad alcuni episodi che accomunino le tre vicende. Il taglio dato da Sordi è multiplo: l’editoria, ma soprattutto il cinema di genere viene sviscerato ed analizzato da un punto di vista multidisciplinare: c’è lo scrittore di talento (Cochi Ponzoni), l’editrice cinica (Florinda Bolkan), l’attrice, il produttore, il regista e una coppia di spettatori all’antica, formata dall’irresistibile coppia Sordi – Di Lorenzo (in arte Giacinto e Erminia).
Il film non ha una sua morale e spesso si perde in meandri troppo lenti e senza senso. Ma il risultato nel complesso non dispiace, soprattutto per il primo episodio, mitico, di Giacinto ed Erminia, talmente riuscito da ispirare un altro, forse ancor più spassoso duo, quello protagonista di “Dove vai in vacanza?”, con personaggi simili, ma sempre e comunque anacronistici ed inadeguati.

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