Regia di Michele Massimo Tarantini vedi scheda film
"Lo prendo io il tuo uccello", urla sguaiata la Fenech nella scena madre del film. O forse è solo un incubo che ho avuto durante la visione di questa commediaccia eroticodemenziale, dovuto alla cattiva digestione ed al sonno procurato dalla noia della pellicola, chi può dirlo. L'equivoco - se è reale ciò che credo di aver visto - è tutto attorno ad un volatile: chi l'avrebbe mai detto? Sceneggiatura di una banalità imbarazzante (Milizia-Onorati-Tarantini) e regia di quello che presumibilmente è il peggior regista del filone; fra gli interpreti si sprecano i nomi di discreti/ottimi caratteristi: Mario Carotenuto, la Fenech di cui sopra, Alvaro Vitali, Gianfranco D'Angelo, Jimmy il Fenomeno (cantante rock nel classico cameo), Michele Gammino, Riccardo Garrone (povero lui), Gigi Ballista. Non c'è davvero nulla da dire su questo tipo di prodotti: hanno rappresentato una stagione commercialmente florida del cinema nostrano, ma sotto ogni altro punto di vista andrebbero semplicemente evitati. Escludendo, sia chiaro, la portentosa visione degli abbacinanti attributi mammellari della protagonista. 2/10.
Bella ragazza riesce a farsi arruolare come poliziotta in maniera fortunosa; viene trattata come l'ultima della squadra, ma finirà per farsi valere molto più dei suoi colleghi. Che, ovviamente, sono già tutti caduti ai suoi piedi.
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